In questo articolo Nao Yazawa ci racconta come tutto è cominciato:
All’inizio è stato tutto così improvviso. Un giorno ricevetti una chiamata da parte del mio editore di “Chao” che mi chiese di andare da lei in ufficio.
(Chao è una rivista-manga mensile per giovani ragazze ed è proprio su questa rivista che venne pubblicato Wedding Peach). A quel tempo non avevo nessuna mia serie sulla rivista (avevo appena finito 17 pagine di una breve storia: solo 3 episodi) e lei non mi aveva detto nulla sul perchè avesse tanto bisogno di me, perciò non avevo nessuna idea quando bussai alla porta.
Una volta entrata nella stanza riunioni vidi il caporedattore insieme agli altri. Immaginate come mi sono sentita: “Che c’è? Che sta succedendo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?”
Poi il caporedattore mi mostrò un fascicolo di documenti e mi disse: “Voglio che tu entri a far parte di questo team”.
Quei fogli erano dei documenti sulla realizzazione di Wedding Peach creati da Tomita Sukehiro e TENYU […] Se conoscete il giapponese e leggete l’articolo su Wedding Peach di Wikipedia, potrete saperne di più, ad ogni modo, per farla breve, il progetto di Wedding Peach era stato realizzato da altri e l’obiettivo principale (di Tomita e TENYU) era quello di realizzarne un anime e non un manga. Il manga doveva essere solo una specie di presentazione per trovare degli sponsor adatti (magari una compagnia di giocattoli) in maniera tale da poterne realizzare poi una versione animata.
A quel tempo, l’editore con il quale stavo lavorando aveva appena cominciato la sua carriera e loro ritennero che il lavoro fosse troppo solo per lei. Avere un’artista manga che disegnasse Wedding Peach per Chao significava essere una persona responsabile di tutto il team di Wedding Peach, che tra le altre cose doveva anche aver a che fare con compagnie e produzioni, quindi tutte cose che richiedevano una certa esperienza.
Successivamente fui presentata ad un editore, “M” (che poi scoprii in seguito essere il figlio del proprietario di un libreria della mia città dove io ho comprato dei libri. Com’è piccolo il mondo!) “M” mi disse: “Avevi la vaga idea di cosa si trattasse?”.
“Nessuno mi ha detto niente, come avrei potuto saperlo?”
Perchè io?
In quei giorni, la mia posizione nella rivista Chao non era poi così alta, anzi piuttosto bassa! Ero appena arrivata dalla rivista “Pyon Pyon” e avevo fatto solo qualche piccolo lavoro; per farla breve ero nuova lì.
(Pyon Pyon è una rivista manga mensile per giovani ragazze, intorno ai 10 anni. Per me è stata la seconda rivista per cui ho lavorato, prima di questa ho lavorato anche per “Korokoro-Comic sul quale ho debuttato)
Quello che facevo sulla rivista Pyon Pyon non era proprio da definirsi “Shoujo Manga”, al contrario era più “Jido Manga” (Jido Manga sono tutte quelle storie per bambini e giovani ragazze non centrate su storie romantiche).
Inoltre avevo cominciato su “Korokoro Comic” realizzando “Shonen Manga”; infatti io volevo diventare una Shonen-Mangaka e non Shoujo. Difficilmente leggevo Shoujo da bambina.
Si lo ammetto, non era una cosa familiare per me lo Shoujo Manga, nè come lettrice nè come disegnatrice! Voi stessi potete rendervene conto leggendo il volume 1, lo stile è orribile!
Il mio stile di disegno non era per uno Shoujo Manga, non mi piaceva davvero (e ancora adesso non mi piace) disegnare fiori e ornamenti.
Sin dai giorni in cui cominciai a lavorare come assistente, evitavo il più possibile di disegnare fiori, ornamenti, capelli e sfondi luccicanti e tutti gli “effetti romantici”. Bene… se le cose stavano così allora… perché io??
Sentii più tardi che il motivo per cui fui scelta era perché potevo disegnare scene d’azione. Ebbene si, potevo in quello, almeno a quel tempo, ero migliore rispetto ad un semplice disegnatore di Shoujo manga; dopotutto ero una disegnatrice Shounen…. Pero! Il progetto parlava chiaro: “focalizzarsi sui fiori, ornamenti e abiti da sposa per attirare l’interesse delle ragazze”.
Allora… PERCHE’ IO???
Coloro che mi avevano proposto questo progetto mi conoscevano bene ed avevano già lavorato con me quando lavoravo per la Pyon Pyon. Per cui…chi se ne importava….era bello avere un lavoro, per cui nonostante tutto nessuna obiezione da parte mia! Non c’era alcuna ragione per dire che non avrei potuto farlo.
Bene, ora vi racconto un aneddoto simile – anche se avvenne molto più tardi. Avevo ricevuto un invito da una casa editrice tedesca (EMA) per un convegno sugli anime-manga. Quando mi invitarono non chiesi “Io non parlo Inglese, è forse un problema?”. In fondo io ero la persona che veniva invitata per cui ritenni di non dovermi preoccupare se sarebbe stato un disastro, giusto?
Ma vi dico che, subito dopo aver accettato l’invito, ho preso l’imparare l’inglese molto seriamente! (Non sono una totale irresponsabile idiota, no? Ho un pò di buon senso!)….Allo stesso modo ho provato ed imparato come disegnare fiori, ornamenti e scene romantiche – e adesso siete a conoscenza dei risultati, per cui non sto qua a dirvi il livello a cui sono giunta…Ha Ha… ^^)
Guardando indietro, penso che fosse un “Progetto Anime”, una sorta di “Media Mix” con persone famose coinvolte quali Tomita Sukehiro e Tadano Kazuko. Tomita era stato lo sceneggiatore capo della prime serie di Sailor Moon e il compositore. Tadano Kazuko era una character designer e una disegnatrice manga. Erano senza lavoro all’epoca e questo sembrava un grande progetto, anche se la rivista per cui lavoravo non aveva grandi aspettative, per cui decisero di “lasciarlo fare a Yazawa!”. Non era stato lasciato molto spazio al successo, uno perché stavano lasciando disegnare qualcuno che aveva un grande punto debole in fiori e ornamenti e che per di più odiava disegnare Bisyonen/bei ragazzi. Mi dispiace per Tomita ma non posso farci niente! *lol*
E per di più in questo genere di manga le scene d’azione sono solo marginali, no? Non era uno Shonen per cui non si sarebbe soffermato su scene di battaglia!”
Brano tratto dal sito ufficiale di Nao Yazawa
Traduzione: Sakura Miko
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