Il MAO, Museo di arte orientale di Torino propone fino al 2 aprile prossimo un nuovo viaggio all’interno della cultura giapponese con la mostra Ninja e samurai, magia ed estetica, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Yoshin Ryu di Torino, già partner del Museo in altri eventi e che nell’autunno di quest’anno festeggerà il suo quarantesimo compleanno.
Dopo aver raccontato nel 2016 la cultura pop del fantastico giapponese derivata dalla figura dei samurai e dei ninja, partendo dai robottoni di Go Nagai e arrivando anche a storie occidentali influenzate da questo mondo, Star Wars in testa, stavolta si va invece indietro nel tempo, raccontando la Storia reale di due figure iconiche e reali, avvolte per secoli da un’aura di mistero con pochi documenti certi.
Il percorso della mostra si snoda attraverso circa duecento pezzi dal XVI al XX secolo, con prestiti da collezioni private, quindi di materiale per lo più mai visto, e di importanti enti museali come il Museo d’Arte orientale di Venezia con cui il MAO inizia un’importante collaborazione, in vista di una sinergia tra enti che si occupano di cultura orientale nel nostro Paese, dove è già entrato il Museo Stibbert di Firenze.
In esposizione ci sono oggetti storici importantissimi, come le katana dei samurai, le armi dei ninja, pugnali e stellette shuriken, un’armatura del periodo Edo, una lampada con giroscopio che permetteva ai ninja di sparire letteralmente nel buio delle notti di un mondo senza elettricità. Non mancano documenti d’epoca, paraventi, gli strumenti della cerimonia del tè, le maschere del teatro kabuki e le xilografie di artisti come Kuniyoshi e Hokusai, che hanno raccontato un mondo che stava tramontando nella vita reale ma che è rimasto nell’immaginario.
La mostra chiude il suo percorso nella Storia con una sala che racconta, in un Giappone ormai unificato, la nascita dei primi corpi di polizia, in cui i guerriero non dovevano più uccidere ma catturare i delinquenti per preservare l’ordine sociale, in una visione sociale ormai improntata alla modernità e alle nuove dinamiche sociali. Tutto poi si chiude con una vetrina in cui ci si riallaccia alla mostra precedente, con action figures e modellini di personaggi dei manga e di Star Wars, per ricordare ancora una volta come gli immaginari e le culture si incontrino e mantengano vivi i miti.
La mostra prevede in parallelo vari eventi, workshop, conferenze, dimostrazioni di armi: per informazioni visitare il sito del MAO.
Articolo scritto da Elena Romanello per SakuraMagazine
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