Una spada giapponese o meglio chiamata Nihontou (日本刀 o にほんとう), è una tradizionale arma bianca del Giappone. Si possono distinguere in Giappone diverse tipologie di spade, divise in categorie a seconda della loro misura, del metodo di forgiatura e dalla lavorazione applicata alla spada. Il più famoso tipo di spada è la Katana, che è la spada lunga, tradizionalmente impugnata dai samurai. Poi c’è un altro tipo di spada, la Wakizashi, una spada più corta della Katana, il Tsurugi, una spada lunga a doppio filo e infine la Nodachi.
Queste sopra citate sono le più antiche versioni di spada, ma ci sono anche la Naginata e la Yari che si differenziano dalla Katana, Wakizashi, Tsurugi e Nodachi per il loro diverso metodo di forgiatura; nonostante questo però, possono considerarsi ugualmente spade appartenenti alla famiglia Nihontou, ovvero la famiglia delle antiche spade giapponesi.
Al giorno d’oggi è possibile comprare delle spade poichè è possibile trovarne in circolazione sia di stampo antico che di moderno, anche se le spade Nihontou autentiche sono prodotte oggi solo da qualche centinaio di fabbri che conoscono ancora l’antica arte di forgiare una spada.
Anticamente era la parola Katana ad indicare nell’antico Giappone una spada, e questa parola è rimasta tutt’ora come il vocabolo più usato per indicare questo tipo di arma bianca. La parola Nihontou è di origine cinese e appare per la prima volta in un antico poema all’epoca della dinastia Song. Poi con il tempo Nihontou divenne una parola comune anche in Giappone durante lo shogunato Tokugawa ed oggi viene usata per indicare tutta la famiglia delle spade giapponesi (da notare infatti che nella parola Nihontou 日本刀 ci sono i caratteri Nihon 日本 che significano appunto Giappone).
Storia e origine della Spada Giapponese
La storia della spada giapponese è abbastanza lunga e complessa perciò narreremo poco per volta partendo sin da prima del 987. Prima di questa data infatti le spade giapponesi erano normali Joukotou; nel periodo Heian, dopo le varie innovazioni che la Cina grazie al commercio aveva portato al Giappone, si cominciò a migliorare la forgiatura delle spade che si sviluppò notevolmente, soprattutto nella zona Hokkaido, territorio delle popolazioni Ainu.
Gli Ainu infatti erano soliti usare spade tenendole con due mani e questo influenzò molto la nuova forgiatura delle spade che vennero poi realizzate in modo da essere impugnate con due mani. Un’antica leggenda narra di come la spada giapponese venne in realtà inventata da un fabbro di nome Amakuni, dopo aver fuso dell’acciaio, ma rimane comunque solo una leggenda in quanto la tecnica della fusione dell’acciaio e della successiva lavorazione e ripiegatura al fine di ottenere un’arma da taglio, venne importata dalla Cina. Tra il 987 e 1587 tutte le spade che venivano forgiate venivano chiamate 古刀 Kotou (spade antiche) e avevano curve asimmetriche nell’elsa, successivamente poi raddrizzate con il passare delle epoche.
Le spade giapponesi di oggi, come noi le conosciamo, furono create e sviluppate nel periodo Heian per soddisfare i bisogni della nascente classe militare. In questo periodo la cavalleria era l’unica con maggiore prestigio e le spade venivano forgiate con forme ampiamente curvilinee per permette al guerriero di impugnarla più facilmente con una mano sola a dorso del cavallo.
Nel XIII secolo, con l’invasione dei mongoli, le spade subirono un’ulteriore evoluzione. Dovendo abbandonare il tradizionale e prestigioso combattimento a cavallo con l’arco (all’epoca l’arco era ancora una delle principali armi per i soldati giapponesi), molti samurai si ritrovarono ad avere spade poco consistenti e facilmente danneggiabili quindi i fabbri giapponesi iniziarono ad adottare tecniche di forgiatura differenti. Fu così che in Giappone si cominciò ad utilizzare un tipo di lama più spessa.
Nel XV e XVI secolo i samurai continuarono ad evolvere le loro spade. L’uso crescente della fanteria e delle loro lance portò alla creazione di una nuova spada, l’uchigatana, una versione a una e a due mani. Con il passare del tempo questa uchigatana si evolse in quella che oggi conosciamo come la moderna katana, e prese il posto definitivo della tachi, antenato della katana, in versione più larga e prima arma impugnata dai samurai. Da quel momento molte tachi vennero accorciate e forgiate secondo i canoni della più conosciuta Katana.
Con l’arrivo poi però delle armi da fuoco, la produzione di spade calò in maniera sorprendente tanto che chiunque volesse possedere una spada doveva prima avere particolari consensi a norma di regolamenti e provvedimenti presi dallo shonugato Tokugawa.
Libri consigliati sulla via della spada (Kendo):
- Il cuore del Kendo. Filosofia e pratica dell’arte della spada di Darrell M.Craig
- Lo Zen e l’Arte del Tirare di Spada di Reinhard Kammer
- Kendo. Introduzione alla pratica di Hiroshi Kanzaki
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