Come già sappiamo stabilire con precisione quando siano nati gli ideogrammi non è facile. Ci sono iscrizioni ideografiche cinesi che risalgono a circa 5000 anni fa, quando simboli, disegni e icone venivano incise su ossa di animali o ancor meglio su gusci di tartaruga, molto spesso a fine religioso, per rituali e cerimonie.
In Cina gli ideogrammi hanno per secoli e secoli rappresentato simboli, oggetti, cose, anche concetti astratti. Si sono voluti nel tempo, sono cambiati, molti sono stati modificati e stilizzati ma non hanno perso la loro funzione di “indicatori” di un concetto o un’idea.
Non è successo nemmeno quando furono i giapponesi ad adottarli nel loro linguaggio, che sino a prima dell’incontro con cinesi e coreani, usavano un linguaggio prettamente fonetico. I giapponesi presero i kanji e li modificarono: alcuni rimasero kanji con un’apparenza e un modo di lettura differente, altri divennero kana.
Ma ritorniamo un attimo alle origini: come si sono evoluti i kanji sino a diventare quello che sono oggi? Da quale disegno originario ha inizio la loro odierna composizione grafica? Saperlo di tutti non è impossibile ma difficile, tuttavia possiamo sbirciare su qualcuno dei simboli più comuni.
Lettura On: ハ ン, ボ ン (Han, Bon)
Lettura Kun: お か す (Okasu)
Questo è il carattere che in cinese si legge Fàn (Han in giapponese) e significa crimine o criminale. Nella Cina feudale i criminali erano messi alla gogna e costretti a stare in piedi, ma era permesso loro sedersi quando erano stanchi a condizione che venissero sorvegliati da un cane e l’immagine o pittogramma rappresenta proprio la scena: un cane nella parte sinistra (da cui poi proviene il radicale del kanji) e la parte destra che rappresenta il criminale seduto o implorante.
Lettura On: ウ, ユ ウ (U, Yuu)
Lettura Kun: み ぎ (Migi)
Un pò più semplice è il kanji migi che significa destra. Il pittogramma si è evoluto dall’immagine di una mano destra nell’atto di afferrare un oggetto.
Lettura On: ト ウ(Tou)
Lettura Kun: し ま (Shima)
Vi siete mai chiesti perchè il kanji di Shima (isola) sia formato contemporaneamente dai kanji di “uccello” e “montagna” ? Gli antichi cinesi avevano notato che sugli spuntoni di roccia che emergono dal mare andavano a nidificare gli uccelli, perciò iniziò a diffondersì l’idea che sulle terre emerse, le isole appunto, vi fossero sempre uccelli che nidificano. Dall’unione di questi due concetti (montagna e uccello) nacque il kanji di “isola”.
Lettura On: ソ ウ(Sou)
Lettura Kun: す, す く う (Su, Sukuu)
In cinese si legge Cháo e significa nido. Il carattere stesso, come il pittogramma da cui deriva, è formato da tre parti: nella parte più bassa è rappresentato un albero; su quest’albero vi è un nido dentro al quale ci sono tre uccellini che cinguettano. Come è facilmente intuibile, da questa “pittoresca rappresentazione” ne deriva il kanji.
Lettura On: カ ン (Kan)
Lettura Kun: さ む い(Samui)
In cinese si legge Han (da cui deriva la lettura on giapponese “kan“) e significa “freddo”. La composizione del kanji è abbastanza complessa nel disegno: deriva dalla rappresentazione di una capanna dentro cui si trova un uomo che si ripara dal freddo e dal ghiaccio che c’è fuori. Da qui deriva appunto la rappresentazione del “freddo”.
Lettura On: ボ (Bo)
Lettura Kun: は は(Haha)
Haha in giapponese significa madre e deriva da un pittogramma che molto semplicemente reppresenta una donna con un seno abbondante, simbolo di fertilità e maternità. Dalla rappresentazione della donna ne deriva appunto l’odierno kanji di “madre, mamma”.
Lettura On: コ ク (Koku)
Lettura Kun: く に (Kuni)
Il kanji di Kuni significa paese, nazione. Il secondo pittogramma che si vede nell’immagine deriva a sua volta dalla rappresentazione del più antico pittogramma posto nella terza posizione nell’immagine: quanto rappresentato è una specie di ascia con accanto una bocca al centro che rappresenta il popolo e infine sotto la bocca una striscia che rappresenta la terra.
Secondo gli antichi cinesi questi sono i tre elementi fondamentali affinchè possa esistere un paese/nazione: un popolo (la bocca), un esercito che lo difenda (l’ascia) e una terra che lo nutra (la striscia).
Articolo scritto in collaborazione con Alex Agostini
Fonte Consultata per l’elaborazione dell’articolo: Picture Chinese Characters: Finding Art, History, and Logic in Written Chinese
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