Quest’espressione, Moshi moshi, sembra essere una delle parole più conosciute. E’ ciò che si usa quando si comincia una conversazione al telefono in giapponese ed è anche la stessa espressione usata quando si pensa che la chiamata sia stata interrotta.
Il significato basilare è qualcosa come “C’è qualcuno?”, “Parlo con qualcuno?”, “C’è qualcuno in linea?” e a volte viene usato in una conversazione dal vivo, faccia a faccia, ironicamente o sarcasticamente, per vedere se la persona con cui stiamo parlando, ci sta ascoltando.
E’ lo stesso significato che diamo all’inglese “Hello?” o all’italiano “Pronto?” quando lo ripetiamo più volte, anche pensando che la nostra chiamata sia stata interrotta o chiusa; allo stesso modo usiamo “Hello?” o “Pronto?” in modo ironico o sarcastico verso qualcuno che pensiamo non ci stia ascoltando mentre noi parliamo.
La parte però più importante viene in realtà dopo aver pronunciato il “Moshi moshi”. Se state rispondendo al telefono da casa vostra, potrete usare la frase:
[Nome della famiglia] de gozaimasu
Allo stesso modo, se vi trovate in ufficio, rispondete dando prima il nome del dipartimento o della compagnia per cui lavorate e poi, a seconda della vostra posizione nell’azienda, forse potreste aggiungere anche il vostro nome.
Se invece siete voi a chiamare a casa di qualcuno, dopo il “Moshi moshi”, dite chi siete dando il vostro nome con una frase come:
[Nome] de gozaimasu ga
Dopo chiedete semplicemente se c’è la persona con cui volete parlare usando il suo nome più il suffisso onorifico “-san” o qualsiasi altro suffisso in base al livello di confidenza che avete, aggiungendo alla fine anche “Irassharimasu ka” (se è più formale) o “Imasu ka” se meno formale, anche se pur sempre cortese; quest’ultimo potete usarlo se state chiamando un membro della famiglia o un amico, persone dunque con cui non è necessaria troppa formalità.
Se invece avete bisogno di chiedere chi sta chiamando, potete usare la tipica frase di rito “Dochira-sama desu ka” oppure “Donata-sama desu ka”, anche se entrambi sono due espressioni davvero formali e quindi non così spesso usate; i giovani ad esempio quando si chiamano tra loro usano la semplice parolina “Dare” pronunciandola con la tipica intonazione di domanda ad indicare appunto l’espressione “Chi sei?”.
Sul luogo di lavoro, in Giappone, l’etichetta al telefono può diventare abbastanza complessa ma la maggior parte dei giapponesi che iniziano un nuovo lavoro dove la mansione da svolgere è quella di rispondere al telefono, imparano velocemente come fare, semplicemente osservando altri colleghi che già lavorano in azienda da tempo.
Tratto dal sito LanguageRealm.com
Traduzione: Sakura Miko
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