La primavera, la stagione dei Sakura (桜 Fiori di Ciliegio) è finalmente arrivata e l’intero paese si è trasformato nella terra delle fate dove ogni cosa si dipinge di rosa. Infatti dopo il freddo inverno, il rinnovo che la primavera porta è quello di un’ondata di petali rosa su queste terre.
Solitamente questo “evento rosa” (Sakurazensen 桜 前 線) inizia partendo dal sud del Kyushu alla fine di Marzo per poi raggiungere Tokyo i primi di Aprile ed arrivare poi infine verso metà maggio sino all’Hokkaido Settentrionale.
In questo periodo dell’anno dunque ci sono molte varietà di Sakura da godersi in quell’usanza molto amata chiamata Hanami (花 見, vista dei fiori, vedere i fiori) che ormai di norma si usa per riferirsi all’ammirazione dei soli fiori di ciliegio. In realtà però questa “vista dei fiori” si traduce più correttamente in “bere, mangiare e trascorrere del tempo insieme alla propria famiglia e i propri amici sotto un bellissimo albero di ciliegio”.
E’ ormai noto che l’usanza di ammirare i sakura sia iniziata presso la Corte Imperiale di Kyoto durante il periodo Heian (794-1185). Prima di allora, sembra che la gente fosse più propensa ad ammirare la fioritura degli alberi di Ume (梅, prugno), importati dalla Cina come simbolo indicante la cultura straniera e il legame con essa.
Quando però nell’894 vennero interrotti i legami e non vennero più mandati emissari in Cina, la corte di Kyoto iniziò a diventare più consapevole delle proprie bellezze e ad apprezzare le meraviglie locali e indigene del Giappone. Grazie a questo cambiamento, gli alberi di ciliegio iniziarono gradualmente a diventare sempre più popolari.
C’è da chiedersi: come mai è stato così popolare un albero dalle foglioline tenere, soffici, delicate e rosa, per così tanto tempo?
Generalmente si pensa alla caratteristica della pianta: la caducità dei fiori che durano poco prima di sfiorire sembra essere affine al carattere di un giapponese. Poi c’è anche l’usanza di mangiare e bere sotto gli alberi che è associato all’antica credenza dei petali caduti chiamata Hanabira ( 花 び ら, petali): si crede che se un petalo cade sulla propria tazza di sakè, ciò porti buona salute.
Un pò meno romantico di questo è il vedere anche grandi magazzini e negozi che in questo periodo sono decorati con fiori di ciliegio, anche se molti di questi sono finti e sicuramente nei negozi si trovano disponibili sezioni intere dedicate ai prodotti a tema sui sakura come alimenti e bevande.
Una bevanda sicuramente molto nota è il Sakura Cha ( 桜 茶, il tè ai fiori di ciliegio) ottenuto versando dell’acqua calda su un fiore di ciliegio salato e associato al Sakura Mochi ( 桜 餅, un dolcetto fatto di riso glutinoso e fagioli rossi avvolto in una foglia salata di sakura).
Non bisogna dimenticare poi lo speciale Hanami Bentou ( 花 見 弁 当, scatola per il pranzo apposito per l’Hanami), menù a tema, dessert e cocktail associati ai sakura, disponibili di ogni genere.
Ovviamente quella di apprezzare i sakura non è solo una caratteristica tutta giapponese: ci sono infatti moltissimi visitatori che, anche se giungono in Giappone per la prima volta, restano stupiti ed emozionati di fronte alla pioggia di petali rosa conosciuta come Hanafubuki (花 吹 雪, pioggia di petali cadenti) e non si perdono di sicuro la magnifica esperienza chiamata Yozakura (夜 桜, ammirare i fiori di ciliegio al chiaro di luna o sotto la luce delle lanterne di carta): tale evento rimane di sicuro impresso nella memoria per sempre.
Anche se ci sono molti punti in cui poter andare per poter osservare i ciliegi, sparsi per tutta la nazione, prima di partire per l’escursione è sempre bene assicurarsi di controllare la radio o la Tv dove vengono sempre consigliati i luoghi migliori dove poter meglio ammirare la fioritura dei ciliegi.
A Tokyo ad esempio uno dei luoghi più famosi è di sicuro il Shinjukugyoen National Garden dove sono ospitati 1500 alberi di ciliegio di 75 specie diverse. All’Ueno Park, il parco più grande di Tokyo, si tiene ogni anno il Sakura Matsuri ( 桜 祭 り Sakura Festival), mentre al Sumida Park, lungo il fiume Sumida, è possibile ammirare 400 alberi in fiore illuminati per la notte.
Per chi ama invece la tradizionale Kyoto, è un “must” visitare lo Shidare-zakura (しだ れ 桜, ciliegio piangente) al Maruyama Park e l’Heian Jingu. Il miglior periodo per ammirare i sakura nella vecchia capitale è dagli inizi sino a metà di aprile con il Yae-zakura al tempio Ninna-ji, dove gli alberi sono tra gli ultimi a fiorire.
Ovviamente oltre alla vista dei centinaia, o forse è meglio dire migliaia, di alberi di ciliegio, una delle esperienza più belle, in tutto il Giappone e quella per cui vale la pena, è la visita delle Ippon-zakura ( 一 本 桜), cioè le prime specie, i primi prototipi di Sakura.
Tra questi prototipi , tre in particolare sono chiamati Sandai-zakura ( 三 大 桜, i migliori tre alberi di ciliegio). Uno è il Taki-zakura ( 滝 桜, ciliegio a cascata) e si trova in Miharu, nella Prefettura di Fukushima: è così chiamato per la grossa massa di rami pieni di fiori ricurvi verso il basso che ricordano per forma una cascata.
Il secondo è Usuzumi-zakura ( 薄 墨 桜, ciliegio dal colore di chiaro inchiostro cinese) e si trova a Neo nella Prefettura di Gifu: si dice sia stato piantato da un imperatore 1500 anni fa ed è famoso per i suoi petali che cambiano colore diventando gradualmente da un rosa pallido al colore indicato dal suo nome stesso.
Infine per terzo c’è il Jindai-zakura ( 神 代 桜, ciliegio risalente all’età mitologica) e si trova nel Tempio Jisoji in Mukawa nella Prefettura Yamanashi: si crede essere un albero di 2000 anni ed è per questo considerato il Sakura più antico del Giappone.
Detto questo, ovunque voi andiate, qualsiasi cosa facciate, assicuratevi di godere almeno una volta della gioia fugace che da la fioritura di queste bellissime piante augurandovi che il tempo sia bello e che la pioggia e il vento non impediscano agli alberi di mostrarsi nel loro pieno e vivo splendore.
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