Tra il 3 aprile e il 1 luglio 2012, Firenze ha celebrato e omaggiato il Giappone, la sua arte, le sue tradizioni e la sua affascinante cultura. Palazzo Pitti infatti ha ospitato tre distinte mostre accumunate da un unico e significativo titolo: Giappone. Terra d’Incanti. Le lussuose e incantevoli sale del prestigioso palazzo fiorentino hanno infatti ospitato tra i tre dei suoi musei, una vera e propria mostra volta alla celebrazione delle arti e della cultura dell’arcipelago nipponico.
La Sala Bianca, situata nella Galleria Palatina al primo piano, ha ospitato la mostra L’eleganza della memoria. Le arti decorative nel moderno Giappone. La mostra ha ospitato opere degli artisti più famosi del Novecento giapponese: si trattava di manufatti, innovativi, e particolari per disegn, che riportano alla luce la tradizione artistica classica giapponese non solo per i materiali usati ma per le antiche tecniche utilizzate. Tra le molte esposizioni vi erano tessuti, kimono, raffinate ed eleganti ceramiche.
La seconda sala, la Galleria d’Arte Moderna, è stata invece sede della mostra Giapponismo. Suggestioni dell’Estremo Oriente dai Macchiaioli agli Anni Trenta. In questa mostra era possibile ammirare le arti occidentali e di come fecero propri motivi che in realtà prendono ispirazione dall’arte giapponese e di come l’arte nipponica ebbe una profonda influenza sull’arte italiana tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.
Non poteva essere altrimenti dato che prima di questo periodo poco si conosceva del Giappone che rimase isolato dal resto del mondo sino al 1860. Da allora, dopo l’apertura al mondo del Giappone, la passione per questo paese così particolare si diffuse a dismisura facendo entrare nella moda del tempo non solo manufatti e costumi ma anche molte altre cose (si pensi ai kimono, ventagli, ombrelli) ma soprattutto artisti, del calibro di Utamaru, Hokusai, furono una vera fonte di ispirazione stilistica.
Gli artisti italiani non furono da meno: a partire dai Macchiaioli toscani sino a raggiungere ogni regione d’Italia. Anche il teatro ebbe la sua parte: si ricorda infatti l’Iris di Mascagni e la Madame Butterfly di Puccini, che ebbero successo in tutto il mondo.
Infine poi la terza mostra ha avuto sede al piano terra di Palazzo Pitti, nell’antico quartiere dei Granduchi, oggi chiamato Museo degli Argenti: la mostra era intitolata Di Linea e di Colore. Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’Occidente. Questa terza mostra è stata in realtà una galleria di eccezionali e preziosissimi capolavori provenienti da musei di tutto il mondo. E’ stata una mostra che ha raccontato del Giappone ai tempi degli shogun e dei samurai. Pur essendo maestri delle spade e del combattimenti, i guerrieri giapponesi non trascuravano la cultura e la sensibilità artistica.
E’ nel periodo dei samurai che si ritrovano infatti dipinti di artisti di talento che espressero la loro arte su paraventi, rotoli o tele destinati ad essere appesi o per abbellire le loro dimore. E’ sempre in questo periodo che si sviluppata la Cerimonia del Tè e i suoi sinuosi ed eleganti rituali, maschere e costumi di teatro e kimono elegantissimi indossati da belle dame. La musica da camera poi faceva parte di questa elegante e sofisticata atmosfera.
Contemporaneamente a questo si sviluppo, specie nelle grandi città come Tokyo, Osaka e Kyoto, il “Mondo Fluttuante” degli Ukiyo-e, legata ai mercanti. Una sezione della mostra era infatti dedicata a questa forma artistica prediletta dai mercanti e comuni cittadini che amavano la bellezza e l’eleganza e la ritraevano in queste riproduzioni. Un artista di successo che bisogna ricordare come tra i maestri d’eccezione è il grande Hokusai.
A raccontare questa splendida mostra, che Firenze ha ospitato, sono tre cataloghi che sono adesso disponibili per coloro che vogliono ripercorrere questo viaggio nella Terra del Sol Levante e conservare le preziose immagini delle opere d’arte esposte alla mostra:
- Giappone, terra di incanti – Di linea e di colore – Il Giappone, le sue arti e l’incontro con l’Occidente
- Giappone, terra di incanti – L’eleganza della memoria – Le arti decorative nel moderno Giappone
- Giappone, terra di incanti – Giapponismo. Suggestioni dell’ Estremo Oriente dai Macchiaioli agli Anni Trenta
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