Nel 1976 Rumiko Takahashi inizia a mettere a frutto i propri studi, pubblicando delle storie brevi su Bibitto, la rivista del club del manga della sua università. In quegli anni, Rumiko Takahashi si trovava a dover affrontare un dilemma che spesso, ancora oggi, affligge i giovani giapponesi in procinto di finire l’università: entrare nel mondo del lavoro o inseguire il proprio sogno?
E, nel caso di Rumiko Takahashi, inseguire il proprio sogno significava diventare una mangaka a tempo pieno. In Giappone, non dedicarsi sul serio alla ricerca di un lavoro contemporaneamente ai propri coetanei può influenzare in modo negativo il proprio futuro, “gettare una macchia” sul proprio curriculum.
In pratica, se Rumiko avesse tentato per qualche anno con scarso successo la carriera di mangaka, avrebbe in seguito avuto grandi difficoltà a trovare un impiego, avendo ormai raggiunto un’età poco competitiva sul mercato del lavoro giapponese. Naturalmente non è stato questo il caso di Rumiko Takahashi, alla quale, però, la decisione di inseguire il proprio sogno costò all’epoca non poche notti bianche.
Anche i suoi genitori tentarono di dissuaderla dall’intraprendere la strada dell’artista, ma, alla fine, la sua forza di volontà ebbe la meglio su tutto. Dopo poco tempo, le storie di Rumiko Takahashi catturarono l’attenzione della casa editrice Shogakukan, una tra le più grandi major dell’editoria giapponese, e la giovane Rumiko invitata a pubblicare una storia per il settimanale rivolto a un pubblico di ragazzi, Shonen Sunday (infatti, nonostante abbia poi pubblicato su altre riviste come Big Comic Spirit, Young Sunday, Big Goro, Petit Comics e Heibun Punch, Shonen Sunday rimarrà sempre la rivista che pubblica manga di Rumiko Takahashi con continuità).
Rumiko Takahashi non poteva ancora sapere che quella rivista sarebbe diventata la sua casa per molto, molto tempo. La storia che pubblicò in quell’occasione fu Kattena yatsura (Gente egoista), sua prima opera professionale che le guadagnò una menzione speciale al premio per gli artisti emergenti della Shogakukan e le diede l’opportunità di pubblicare la sua prima serie. Kattena yatsura è, a tutti gli effetti, un’anticipazione di Urusei yatsura, meglio noto in Italia semplicemente come Lamù, la ragazza dello spazio.
Fonte: Estratto tratto dal libro Rumiko Takahashi – La regina dei manga di Susanna Scrivo, edito da Iacobelli Editore
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