Momotaro 桃太郎 (chiamato anche Taro della pesca) è il protagonista di una famosissima e antichissima favola giapponese.
Il racconto risale al periodo Edo e narra più o meno così:
C’erano una volta due vecchietti che vivevano in campagna. Avevano sempre vissuto da soli perchè non avevano figli. Un giorno mentre il nonno era in montagna per la legna la nonna lavava i panni sul fiume. Mentre faceva il bucato, si accorse di una grande pesca che fluttuava sul fiume, così si avvicinò. Appena riuscì a prenderla, l’afferrò e la portò a casa per mostrarla al nonno. Al suo ritorno dalla montagna, il nonno, sorpreso della grandezza smisurata della pesca che la moglie aveva trovato, decise di tagliarla e aprirla; con loro grandissimo stupore all’interno del frutto trovarono un bambino!!
Poichè non avevano figli decisero di tenerlo con sè e di allevarlo come se fosse loro figlio e, proprio perchè nato da una pesca decisero di chiamarlo “Momotaro“.
Passarono gli anni e Momotaro mangiava e cresceva sempre di più diventando un ragazzo forte e robusto oltre che molto generoso. Un giorno Momotaro venne a sapere che gli orchi dell’isola venivano di tanto in tanto a fare del male e a rubare nelle case dei poveri contadini così pensò di andare dagli orchi per dare loro una lezione e salvare i contadini dalla loro perfidia.
Andò a casa e disse ai nonni che voleva partire. I nonni glielo sconsigliarono perchè poteva essere troppo pericoloso avventurarsi ma Momotaro ormai aveva deciso di andare perciò si preparò a partire. La nonna allora gli preparò del cibo e dei “Kibi Dango”, gli raccomandò di stare attento e gli augurò Buona Fortuna.
Partito per la missione, Momotaro incontrò tre amici che si offrirono di aiutarlo nell’impresa in cambio dei suoi Kibi Dango: un cane rosso, una scimmia gialla e un fagiano blu. Il cane si chiamava Akainu (aka=rosso, inu=cane), la scimmia si chiamava Kizaru (kiiro=giallo, saru=scimmia) e il fagiano Aokiji (aoi=blu, kiji=fagiano).
Arrivati dagli orchi, il fagiano li attaccò da terra, la scimmia li graffiava e il cane li mordeva. La battaglia durò parecchio ma alla fine gli orchi sfiniti dovettero arrendersi e promisero che mai più avrebbero fatto del male o rubato alla gente di campagna; promisero anche che avrebbero dato come risarcimento per il male fatto alla povera gente tutti i loro gioielli e tesori più preziosi. Momotaro così torno a casa con tutti i tesori che distribuì ai contadini del villaggio e dopo una grande festa da quel giorno vissero tutti in pace e in armonia.
La storia di Momotaro è particolarmente radicata a Okayama forse perchè le origini di questa storia potrebbero risalire proprio a quella zona. L’isola degli orchi viene spesso associata all’isola di Megi-jima, un’isoletta nel mare vicino Takamatsu. Oggi è possibile trovare infatti proprio ad Okayama una statua che ritrae Momotaro insieme alla scimmia, al cane e al fagiano!
Curiosità
La storia di Momotaro è talmente famosa che il piccolo nato da una pesca è stato protagonista di alcuni lunghi e cortometraggi animati dove il protagonista affronta avventure sempre diverse.
C’è infine nel manga One Piece un piccolo riferimento alla leggenda di Momotaro: nel manga infatti nel corso della storia fanno la loro comparsa tre ammiragli che si chiamano Aokiji, Kizaru e Akainu che sarebbero i nomi rispettivamente del fagiano blu, della scimmia gialla e del cane rosso, protagonisti della fiaba insieme a Momotaro.
Per chi volesse saperne di più su mostri, spiriti, creature mitologiche della cultura giapponese, fiabe, leggende e antiche storie, vi consiglio:
- Enciclopedia degli spiriti giapponesi di Shigeru Mizuki
- Kojiki. Un racconto di antichi eventi
- Storie di fantasmi giapponesi di Yakumo Koizumi
- Fiabe e leggende giapponesi di M. Luisa Valenti Ronco
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