A Tokyo ci si sposta sui binari, anzi ci si vive, visto che molte persone passano nei vagoni anche tre ore delle loro giornate. I treni che attraversano la città fra le 5 e le 24 circa consentono di arrivare praticamente ovunque. Ma nella capitale si cammina anche molto, occasionalmente aiutandosi coi taxi (convenienti per brevi distanze).
Le vetture in servizio sono numerose a tutte le ore e possono essere fermate per strada con un gesto della mano. La porta posteriore si apre e chiude automaticamente, senza bisogno di manovrarla. L’ideale per essere sicuri di giungere a destinazione è avere un biglietto da visita del luogo che si desidera raggiungere o un indirizzo in giapponese da consegnare al tassista. L’alternativa è indicare un sito noto, ad esempio una stazione.
Le linee della metropolitana vera e propria sono 13, alle quali si aggiungono due vecchi tram e una fitta trama di linee di superficie di varie compagnie come Keiyou Odakyuu e soprattutto JR; particolarmente utili tra queste sono la circolare Yamanote e la Chuuou che collega Tokyo centrale a Shinjuku.
Le grandi stazioni della metropolitana, con le loro decide di uscite e i lunghi trasferimenti a piedi fra una linea e l’altra, anche più di 500, possono spaventare, ma le onnipresenti indicazioni in caratteri latini e la gentilezza del personale e degli abitanti della città vengono sempre in soccorso. Per orientarsi può bastare la carta ma è consigliabile usare anche app e siti appositi, esattamente come fanno i residenti di Tokyo: Hyperdia, Google maps, Navitime.
I prezzi dei biglietti vanno da 170 a 310 yen (in media circa un euro e mezzo) a seconda della distanza. Si può controllare l’importo sulle grandi cartine della metro poste sopra le biglietterie; se si cambia idea strada facendo, è sempre possibile pagare la differenza alle macchinette fare adjustment vicino ai tornelli di uscita. Per i turisti c’è un Tokyo metro pass in tagli sa 1, 2 e 3 giorni che consente un utilizzo illimitato della metro (ma non delle linee JR, come la Yamanote): si acquista all’aeroporto, negli uffici informazioni della metro e nei negozi Bic Camera presentando il passaporto.
L’alternativa, seguendo i pendolari della capitale, è prendere una tessera ricaricabile Welcome Suica. Non dà sconti ma evita di fare il biglietto ogni volta ed è utilizzabile anche per piccoli pagamenti nelle stazioni: basta appoggiarla sul lettore ai tornelli. Si acquista negli appositi sportelli automatici e si ricarica in qualsiasi biglietteria.
Qualche nota sulle norme di comportamento in metropolitana. Non è consentito mangiare né bere, i telefoni devono essere silenziosi e non si parla ad alta voce. Quando i treni sono molto affollati è normale ritrovarsi schiacciati all’inverosimile fra ai pendolari; nelle ore di punta (fra le 7.30 e le 9 e fra le 18 e le 19.30) sarebbe bene evitare di portare bagagli ingombranti o grossi zaini sulle spalle (semmai da tenere davanti).
Fonte: estratto dal libro “Giappone” con inserti d’autore di Laura Imai Messina e pubblicato da Touring Club Italiano
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