Sono passati oltre vent’anni dall’uscita di Anime, volume ormai quasi introvabile e primo tentativo di tracciare in Italia una storia dei cartoni animati giapponesi dagli anni Cinquanta e dagli anni Ottanta: in seguito c’è stato qualche altro tentativo, come le edizioni della scomparsa Lodoss Book e un paio di pubblicazioni Yamato che seguivano film e serie tv separatamente, mentre non sono mancati comunque i libri sulla cultura otaku, a cominciare da Mazinga Nostalgia, concentrato sul fandom otaku e scritto da Marco Pellitteri, ma mancava davvero un po’ una trattazione organica del rutilante e in continuo movimento mondo dei cartoni animagi giapponese.
Ci ha pensato la Tunué che, dopo aver trattato vari aspetti del mondo otaku, dal cosplay agli shojo manga, si riconcentra su manga e anime con una a dir poco monumentale Storia dell’animazione giapponese, abbastanza imperdibile per appassionati, curiosi e interessati al fenomeno, anche perché è appunto un unicum dopo anni di assenza.
Questa nuova storia esamina un periodo di tempo molto più vasto delle precedenti opere in tema: mentre Anime partiva da La leggenda del serpente bianco, primo lungometraggio ad attirare l’attenzione sul cinema d’animazione nipponico a fine anni Cinquanta, qui si parte addirittura dal 1917, e non si trascurano i poco noti film di propaganda, dimenticati poi sull’onda della sconfitta. Ovviamente si arriva molto più in qua di Anime, al 2012, raccogliendo tutti gli ultimi successi ma non solo.
Storia dell’animazione giapponese infatti non parla solo dei personaggi più commerciali, ma anche di curiosità, serie, film e autori poco noti, tracciando un panorama esauriente e completo di quello che è un fenomeno culturale, un immaginario di riferimento e il primo, grosso inserimento di una cultura non occidentale nei sogni e nei bisogni delle generazioni giovani.
Ovviamente non mancano tutti i personaggi e le serie più famose, Goldrake, Capitan Harlock, Lady Oscar, Candy Candy, Dragon Ball, Lamù, Sailormoon e tante altre, ma il libro è anche un ottimo spunto per scoprire nuovi e vecchi titoli, e per questo motivo non dovrebbe mancare in casa dei fan e non solo, senza avere tra l’altro né pretese nostalgiche, ma solo voglia di informare e fare il punto su un qualcosa su cui è praticamente impossibile essere aggiornati al cento per cento.
Il libro è integrato da un saggio di Marco Pellitteri, che esamina l’impatto e il successo di manga ed anime in Occidente e in Italia in particolare, con dati aggiornati e un bel modo per ripassare quella che è la storia degli otaku di almeno due generazioni.
Complimenti all’autore, Guido Tavassi, capace di immergersi davvero in un mondo che può sembrare banale solo a chi sta fuori, ma anche al copertinista, LRNZ, in realtà Lorenzo Ceccotti, appassionato di fumetti e in particolare di manga e anime e capace di catturarne l’essenza senza copiare e essere banali. Senz’altro questa nuova storia degli anime sarà un’opera esauriente per un po’ di anni: non tantissimi, ma un po’ sì.
Recensione del libro Gothic Lolita di Valentina Testa scritta da Elena Romanello per SakuraMagazine
Se volete leggere i libri scritti dalla nostra amica Elena Romanello della collana “I Love Anime” allora vi consiglio:
- Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence…»
- Capitan Harlock. Avventure ai confini dell’Universo
- Sailor Moon. La bella ragazza guerriera
- Il mito di Lady Oscar (Hinomaru)
Altra Recensione sul libro:
- Guido Tavassi: Storia dell’Animazione Giapponese – Autori, Arte, Industria, Successo dal 1917 a Oggi
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese queste note, i nomi degli autori ed il link http://sakuramagazine.com