“Nel novembre del 1989, ho abbandonato i progetti editoriali che stavo seguendo e sono scappato da tutto e da tutti”.
Hideo Azuma, celebre mangaka di opere di successo come Pollon e Nanà Super Girl, negli anni Ottanta, stressato dal lavoro e dalla mancanza di ispirazione per le sue storie, scappa di casa, scegliendo volontariamente di fare una vita da senzatetto, di dormire fuori all’aperto e di passare le giornate rovistando nella spazzatura, fumando mozziconi e svolgendo lavoretti saltuari, dimenticato da tutti.
In questo volume unico, Il Diario della mia Scomparsa, edito dalla Jpop, Hideo Azuma ripercorre le tappe di quel periodo difficile della sua vita: l’improvvisa sparizione, la vita da vagabondo, da operaio e alle prese con i suoi problemi con l’alcol e il conseguente ricovero forzato in ospedale.
Un racconto biografico illustrato attraverso vignette tuttavia esilaranti e pieni di ironia dove il fumettista svela il lato più nascosto e difficile della sua vita ritraendo però più in generale la vita dura di un qualsiasi mangaka, che anche se di successo deve vedersela con scadenze, tempistiche serrate e pressioni da ogni parte. Ritrae la difficoltà di molti a stare al passo con i tempi e con la quotidianità e di come la società possa essere spesso spietata con chi rimane indietro a livello emotivo.
Un male di vivere spesso sottovalutato ma molto presente e molto comune oggi e che Hideo Azuma, tramite la sua arte e le sue abilità, sceglie di raccontare e di esorcizzare narrandolo non in modo tragico ma usando il linguaggio della commedia e dell’ironia.
“Bisogna cercare di non giudicarsi in maniera troppo severa. Essere delle persone normali non ostacola in alcun modo la creazione di opere. Tuttavia, bisogna anche cercare di non mentire a se stessi dicendo di essere persone normali”.
E’ questo ciò che l’autore ricorda a se stesso e che afferma anche nell’intervista rilasciata a conclusione della storia in questo volume, dove parla ai suoi lettori in modo onesto e sincero dei suoi momenti difficili, senza vergogna o timore ma mettendo a nudo quelle che sono state le sue debolezze.
Buona lettura!
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