Origami (折り紙) è l’arte giapponese di piegare la carta: la parola deriva dal termine oru che vuol dire piegare e da kami che significa carta. L’arte della piegatura della carta nacque originariamente in Cina ma è un’arte che fu praticata anche dagli Arabi prima di arrivare poi in Occidente.
La tecnica dell’origami si avvale di pochi tipi di piegature per combinare però una serie infinita di varietà sempre diverse di modelli, anche molto complessi a volte.
Dietro quest’arte apparentemente bizzarra, creativa e divertente, vi sono i principi shintoisti del ciclo vitale e dell’accettazione della morte come parte di un tutto: dopo la distruzione di qualcosa ne è sempre possibile la sua ricostruzione. E’ un principio applicabile a molte cose: nulla si distrugge o va perduto ma tutto può rinascere in un infinito ed eterno ciclo vitale.
Origine dell’Origami
L’origine dell’origami giapponese è legata alla religione shintoista e ciò può essere spiegato dal semplice fatto che la parola carta e la parola dei in giapponese si pronunciano allo stesso modo: kami. Inoltre, le prime forme di origami, chiamate “go-hei”, erano costituite da semplici strisce di carta piegate in forma geometrica e unite da una bacchetta di legno che di solito si usava per delimitare gli spazi sacri.
Questa è comunque una delle ipotesi possibili sull’origine dell’origami. Alcuni riconducono l’origine all’astuccio che conteneva il mollusco che veniva regalato ai samurai come simbolo dell’immortalità durante l’epoca Muromachi.
L’apice del suo successo, l‘origami lo raggiunse comunque, durante il periodo Heian. Il periodo Heian è il periodo di affermazione dell’Hina Matsuri, ed è proprio in questa occasione che nascono le prime bamboline in origami su barchettine di carta lasciate andare sul fiume. Poi ovviamente diventando l’Hina Matsuri, una vera e propria festa delle bambole in onore delle bambine, le bamboline vennero create di stoffa e porcellana e non più di carta come in origine si faceva.
Analogamente all’Hina Matsuri, nel periodo Heian si affermò anche il Tango No Sekku o Festa dei Bambini dove si espongono al vento bandiere di carta in origami che raffigurano delle carpe. Altro impiego dell’origami è durante feste come il Tanabata o l’Hanami dove vengono realizzate splendide decorazioni, lanterne e fiori fatti con la carta.
Da non dimenticare però la tradizionale forma origami di origine Heian: la rana. L’importanza della rana di carta sta nel doppio significato del termine: in giapponese rana si pronuncia “kaeru“, ma quest’ultimo termine significa anche “ritorno a casa” e rappresenta un augurio per coloro che stanno per intraprendere un lungo viaggio.
Con l’arrivo del periodo Edo, l’origami trova la sua fioritura nella figura della gru, oggi uno degli origami più noti e diffusi. La gru è simbolo di immortalità e secondo la leggenda, chi riesce a piegare mille gru, vedrà diventare realtà i propri desideri.
Oggi l’origami conserva un ruolo importante in molte altre festività giapponesi. A capodanno è usanza realizzare con origami (e kirigami) le cartoline augurali (年賀状, nengajou), le buste di denaro per i bambini (お年玉, otoshidama) e i supporti per i Kagami Mochi (鏡餅). Durante il giorno di San Valentino, sono le donne ad eseguire il dono rituale dei cioccolatini e gli astucci per i dolci sono spesso realizzati in origami.
Procedimenti, basi e materiali
I principali tipi di procedimento per realizzare un origami sono:
- piega a valle
- piega a monte
- piega a fisarmonica o doppia piega
- piega a libro
E per le basi invece:
- base aquilone
- base pesce
- base quadrata
- base triangolare
- base gru
- base fiore
- base busta
- base girandola
Per realizzare un origami l’unico materiale che serve è la carta. Tuttavia il tipo di carta può variare da origami ad origami:
- carta da fotocopie, bianca o colorata, usata dai principianti
- carta decorata con fantasie floreali impiegata per realizzare scatole
- carta metallizzata
- carta velina
- carta sandwich realizzata incollando uno o più strati di carta
- carta washi fatta a mano: carta di produzione giapponese molto costosa decorata con disegni che richiamano le fantasie dei kimono
Curiosità
Il record del mondo per la più piccola rana ad origami realizzata è detenuto da Josiah Hamilton, che all’età di 12 anni senza nessun aiuto ha realizzato una piccola rana di 2 mm che salta ad una distanza di 10 cm. Incredibile, vero?
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