Zeami Motokiyo, detto anche Kanze Motokiyo, è riconosciuto da sempre come il più grande drammaturgo e teorico di teatro giapponese nonché l’attore più apprezzato della sua epoca; a lui e al padre si deve la nascita di quel modello assoluto che è il teatro Nou, descritto dallo stesso Zeami come un unicum che comprende imitazione, danza, dialogo, narrazione, musica e messa in scena.
Principale figura del Nou, Zeami ha scritto moltissimi trattati, uno dei quali il più importante che si ricordi: il Fuushikaden, risalente al 1400-1418, conosciuto anche come Kadensho.
“Lo Spirito del Fiore” edito da Edizioni Mediterranee raccoglie questa “bibbia” del teatro Nou che Motokiyo ha scritto in veste di manuale per i suoi allievi dove l’elemento principale delle sue teorie è proprio il Fiore (Hana), ovvero il fascino unico e tutto particolare che un attore può possedere.
Introduce il trattato con un accenno ai due elementi essenziali nel teatro: il Momomane ossia l’imitazione delle cose e lo Yuugen ossia il mistero, l’aspetto simbolico e spirituale dove si nasconde la vera bellezza e grazia.
“Lo Spirito del Fiore” propone un’iniziale spiegazione di cosa è il teatro Nou, soffermandosi proprio sulla recitazione, il linguaggio, la musica, gli attori, le maschere e le rappresentazioni. Zeami propone due teorie di analisi del Teatro Nou, una delle quali lo vuole nato dalla tradizione shintoista e una dalla tradizione buddhista. Difficile stabilire quale delle due sia stata la maggiore influenza del teatro dal momento che entrambe hanno donato significato e stile alle rappresentazioni.
Dopo questa prima parte esplicativa, si passa alla descrizione dell’opera divisa in sette parti; la prima parte illustra l’importanza della Pratica e di come questa si evolva con l’Età di ogni attore.
La seconda parte si dedica invece alla Recitazione, distinguendo i vari ruoli: le Donne, gli Anziani, i Pazzi, il Volto senza Maschera, i Monaci, l’Ashura, gli Dei, i Demoni e i Cinesi.
La terza parte raccoglie un insieme di Domande e Risposte volte alla comprensione del significato reale del Teatro Nou, la quarta parte approfondisce la sfera degli Dei e la quinta si sofferma sulla lode e la spiegazione dei più intimi segreti del teatro Nou e dei suoi più profondi significati.
La sesta parte sposta l’attenzione sull’autore di un’opera teatrale e la scrittura dei testi, la cui fortuna è sancita non solo dal talento e dall’erudizione ma anche e soprattutto dall’abilità, dedicando nel capitolo alcuni accenni agli stili e precetti fondamentali.
Il settimo e ultimo capitolo si sofferma sulla tradizione orale e sulla trasmissione di questi insegnamenti e dell’importanza che il Teatro Nou rappresenta per la tradizione.
“Lo spirito del fiore” è dunque la raccolta di tutti i precetti, insegnamenti e riflessioni di colui che non solo rese il Teatro Nou un’importante forma teatrale ma ne fissò anche i codici e il canone artistico sia sul piano della recitazione che su quello della scenografia e della struttura drammaturgica.
E’ uno studio che costituisce ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che vogliono conoscere questa forma di teatro così antica o farne parte. La sua matrice Zen permette a chiunque faccia questo genere di teatro di far diventare una semplice esecuzione teatrale un vero e proprio percorso di ricerca spirituale interiore.
Buona Lettura!
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