E’ con questa citazione che Francisco Soriano conclude il suo libro Noe Ito – Vita e morte di un’anarchica giapponese, edito dalla Mimesis Edizioni.
Noe Ito è stata un importante personaggio per la storia contemporanea del Giappone, la cui lotta e il coraggio han rappresentato non solo la continua ricerca di diritti, di comunità e di libertà ma anche, e soprattutto, l’anima ribelle di una nuova generazione di donne che nel paese del Sol Levante voleva far sentire la propria voce.
Il libro si apre con la drammatica, e anche cruda, descrizione del “Grande Terremoto del Kanto” e degli effetti nefasti avuti non solo sull’ambiente ma anche sulla popolazione: una catastrofe naturale di immane potenza che ha dato inizio ad un periodo buio e oscuro della storia giapponese e che ha poi trovato proseguimento, anche dopo la tragedia, in un flagello ancora più spaventoso e inammissibile di cui però è stato l’uomo a rendersi pieno responsabile.
Sfruttando il disorientamento e la fragilità della popolazione appena colpita dall’enorme sciagura, in una preoccupazione ossessiva di gestire al meglio la sicurezza interna, il governo giapponese applica la “Legge per il mantenimento della sicurezza pubblica”: corpi di polizia e squadre di controllo mettono in atto una serie di persecuzioni disumane nei confronti di anarchici, coreani, stranieri, operai, studenti, medici, professori e molti altri che diventano vittime di torture e omicidi, spesso anche solo se sospettati di essere vicini a idee o a movimenti libertari o di protesta.
Nel tentativo di spiegare questo oscuro e triste periodo della storia giapponese, caso non isolato purtroppo nella sua cronologia storica, Francisco Soriano, offre una panoramica della storia del Giappone partendo dal 1500, periodo di samurai e signori feudali, i cui aspetti culturali e religiosi risultano essere illuminanti per comprendere il modo e l’atteggiamento con cui il Giappone è giunto sino alla Seconda Guerra Mondiale.
L’anarchica Noe Ito non è, invero, l’unica protagonista ma un caso esemplare con cui Soriano prova a dare voce in realtà a qualcosa di ben più ampio, universale e che tocca l’intera Umanità; i veri protagonisti sono donne e uomini d’ogni genere che hanno operato e lottato con coraggio per l’uguaglianza dei diritti, per la libertà di azione ed espressione, per il lavoro, per l’emancipazione e la giustizia.
E’ un modo per non dimenticare ma dare voce a tutte queste vite affinché il loro contributo e il loro sacrificio non sia stato vano; rendere viva la loro presenza e il loro ricordo è un modo per riaccendere le idee, non perderne memoria e far ritrovare l’entusiasmo alle nuove generazioni che oggi sembrano spesso mancare di valori e principi che li guidino verso un po’ più di umanità.
Noe Ito è solo la punta di un iceberg che nasconde in verità molteplici personalità che con le loro battaglie e il loro coraggio hanno lasciato alle generazioni di oggi un messaggio importante: non arrendersi, serbare memoria e non dimenticare, non solo per non ripetere errori e atrocità, ma anche per capire, comprendere, imparare a mettersi in gioco e a non avere paura di partecipare pacificamente alla vita politica come cittadini attivi, sempre vigili e pronti a compiere il proprio dovere affinché si possano garantire i propri diritti.
Noe Ito – Vita e morte di un’anarchica giapponese è un’opera piccola ma di grande valore dove Francisco Soriano ci guida verso la conoscenza di una parte della storia di un Paese, il cui fascino riesce a rimanere comunque intatto ma viene arricchito dall’incredibile desiderio di libertà e giustizia che quella terra ha saputo dimostrare, manifestandolo anche con una forza e una grazia tutta femminile.
Buona Lettura!
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese queste note, i nomi degli autori ed il link http://sakuramagazine.com