L’8 aprile è un giorno speciale per il Giappone: si festeggia infatti il Kanbutsu-e o Hana Matsuri 花祭 (Festa dei Fiori). E’ un evento più comunemente ricordato come il Compleanno del Buddha (Principe Siddharta) le cui celebrazioni hanno un’origine molto antica, risalente a quel particolare rituale conosciuto come Vesākha o Vesak.
Il Vesak, che commemora i 3 momenti fondamentali della vita del Buddha (nascita, illuminazione e morte) è la festa buddhista più importante, festeggiata dai buddhisti di tutto il mondo e di tutte le tradizioni: tutta l’Asia infatti, dall’India sino in Giappone, commemora questo evento.
La tradizione vuole che il Vesak venga celebrato a partire dal giorno della prima luna piena del quarto mese del calendario cinese lunare, in una data quindi che cade all’incirca nel mese di maggio: il giorno di luna piena di Maggio è infatti conosciuto come giorno di Vaisakha in sanscrito e Vesak in cingalese. Originariamente era una parola che indicava l’intero mese di maggio, ma in seguito fu usato per indicare, in modo particolare, solo il giorno di luna piena di maggio in cui il Buddha nacque.
Vi riporto ora qui di seguito un estratto dell’articolo scritto dal sito AnimeRadianti.com che, riportando le parole di Giuditta Dembech, spiega cosa è il Vesak e cosa rappresenta per il mondo (in particolare quello orientale):
Ci sono sulla terra giorni speciali, giorni in cui la divinità si piega amorevole sui suoi figli e diffonde in modo particolare la Sua Benedizione, affinché ciascuno possa ricevere la sua parte di felicità. Uno di questi giorni è il Wesak, che si celebra ogni anno nella notte del Plenilunio nella costellazione del Toro.
Il Wesak è una “Festa mobile”, come la Pasqua, sia quella cristiana che quella ebraica. Festa mobile è il “Ramadan” a ricordo del Corano fatto discendere sulla Terra attraverso Il Profeta.
Per presenziare al Wesak, ogni anno in primavera, da tutto il vasto continente asiatico, migliaia di pellegrini si mettono in cammino verso una valle segreta del sacro Monte Kailash, l’ombelico del Mondo per uno dei più grandi eventi spirituali dell’anno: la grande Benedizione del Buddha.
La Tradizione narra che cinquecento anni prima di Cristo, il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell’illuminazione, divenendo così un Buddha, cioè “risvegliato”.
Dopo una vita ascetica, dedicata agli ideali di pace, amore e compassione, il Buddha muore e raggiunge la soglia del Nirvana, l’equivalente del nostro Paradiso. Sulla Soglia, la Gerarchia dei Maestri l’attende per accoglierlo; varcata questa soglia, inizierà per lui il meritato riposo. Libero dal doloroso ciclo della nascita e della morte, entrerà nella luce e nella beatitudine eterna…
Ma, un attimo prima di varcare quella soglia, il Buddha si volta a guardare in basso verso il mondo dei viventi; li vede tormentati dall’infelicità dovuta alla guerra, alla fame, all’ignoranza, alla superstizione, alle malattie. Sente il grido di terrore degli animali levarsi dai macelli, dalle fruste, dalle catene. Vede la sofferenza di vegetali e minerali frantumati nel fuoco di un sacrificio senza fine e prova compassione per tutti loro. Il dolore di tutte le Creature viventi tocca il suo cuore e là, sulla soglia della beatitudine eterna, dinanzi alla Gerarchia della Luce, qualcosa come la nostra “Comunione dei Santi”, composta da tutti i grandi Saggi, Santi, Illuminati e Maestri che in ogni tempo hanno guidato l’umanità.
Sulla soglia della Liberazione, Il Buddha si ferma e formula la Grande Rinuncia: non varcherà quella soglia fino a quando l’ultimo dei viventi non l’avrà varcata prima di lui. Fino a quel momento rimarrà in vigile attesa per aiutarli e sostenerli, e tornerà ogni anno sulla Terra per portar loro la Sua amorevole benedizione…
Secondo la tradizione, il Buddha, accompagnato dai Grandi Maestri, torna una volta all’anno nella valle segreta sul Monte Kailash, per benedire indistintamente tutto ciò che vive sulla Terra, compresi i nostri fratelli minori, gli animali, ma anche i vegetali ed i minerali che ancora dormono nel cuore della terra. La benedizione si espande come un oceano di Luce su tutti i presenti, li carica di energia benefica, che diffonderanno ovunque per il mondo con la loro presenza.
E’ un evento di meditazione e preghiera. E’ una invocazione alle forze di Luce, affinché dalla mente e dal cuore di Dio, Luce e Amore scendano nella mente e nel cuore degli uomini. Il Wesak è un’invocazione di pace ed unificazione per il benessere di tutta l’umanità, senza barriere di religione o di razza, poiché la pace è un bene comune, non ha nessun colore politico; la pace è come la luce, l’aria, l’acqua; la pace è speranza di vita.”[…]
In Giappone…
In tutti i paesi di religione buddhista del Sud Est Asiatico e dell’Estremo Oriente questa ricorrenza è festeggiata con grandi celebrazioni e manifestazioni anche se i festeggiamenti variano la data da Paese a Paese. Il Giappone, adottando dopo la Restaurazione Meiji il calendario occidentale, ha fissato i festeggiamenti per il Vesak o Compleanno del Buddha l’8 aprile secondo il calendario solare, festeggiando così la nascita del Dio Illuminato circa un mese prima.
In Giappone questo speciale rituale viene chiamato Vesākha o Kanbutsu-e o Hana Matsuri 花祭. Non è festa nazionale ma ci si reca nei templi buddhisti per onorare e omaggiare il Buddha.
La tradizione vuole che molti buddhisti celebrino il compleanno del Maestro Illuminato gettando del tè dolce di ortensia sulla testa della piccola statua del Siddharta: questo perchè una leggenda narra che il dio drago, fece cadere del nettare sulla testa del Buddha per celebrare la sua nascita.
Testo Consigliato:
- Conoscere il Wesak di Giuditta Dembech
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