Luci scintillanti che illuminano interi viali, strade e quartieri, mille profumi e deliziose torte esposte nelle vetrine in attesa della notte più romantica dell’anno: il Natale in Giappone ha un sapore unico, fatto di tradizioni importate e reinterpretate con uno stile spettacolare e inconfondibile!
Scopriamo la classifica delle dieci parole che più caratterizzano il Giappone in questo periodo dell’anno, per immergerci nello spirito del Natale giapponese:

- Merii Kurisumasu (メリー・クリスマス – Merry Christmas)
È la traslitterazione fonetica dell’inglese “Merry Christmas”. In Giappone, il Natale non ha radici storiche cristiane, quindi per scambiarsi reciprocamente festosi auguri tra amici e colleghi si usano quasi esclusivamente termini presi in prestito dall’inglese, come Merii Kurisumasu!

- Kurisumasu Keeki (クリスマスケーキ – Christmas Cake)
Si tratta di un altro termine preso in prestito dall’inglese Christmas Cake e letteralmente significa “Torta di Natale”. A differenza dei nostri panettoni e pandori, la torta tipica giapponese è una decoratissima torta con pan di spagna soffice, panna montata bianchissima e fragole rosse (colori, tra l’altro, che richiamano la bandiera giapponese).
Attenzione: Prenotarla con settimane di anticipo è un rito obbligatorio perché è ricercatissima!

- Kyandoru Raito (キャンドル・ライト – Candlelight ) o Iruminēshon (イルミネーション – Illumination)
In Giappone il Natale è la stagione delle “illuminazioni”. Le città si trasformano in veri e propri fiumi di luci. “Iruminēshon” è la parola che si sente ovunque in questo periodo dell’anno, e passeggiare sotto queste magiche decorazioni è l’attività principale delle coppiette, soprattutto la notte di Natale.

- Kurisumasu Chikin (クリスマスチキン – Christmas Chicken)
Si tratta del celeberrimo “Pollo di Natale”. Grazie a una geniale campagna di marketing degli anni ’70 portata avanti dalla Kentucky for Christmas, il pasto tradizionale della vigilia in Giappone non è il tacchino o il pesce, ma il pollo fritto: le code fuori dai fast food sono chilometriche e grandi ordinazioni di pollo vengono effettuati anche con mesi di anticipo.

- Koibito (恋人)
Significa “Fidanzato/a” o “Innamorato”. In Giappone, la Vigilia di Natale, si sa, è la serata più romantica dell’anno, molto più del giorno di San Valentino. È una festa per giovani coppie e i ristoranti sono tutti prenotati!

- Kurisumasu Ibu (クリスマス・イブ – Christmas Eve)
In Giappone, la Vigilia di Natale è infinitamente più importante del giorno di Natale stesso. Mentre il 25 è spesso una normale giornata lavorativa, la sera del 24 è il momento culminante dei festeggiamenti, delle cene fuori e dello scambio di regali. Dalla mattina del 25 dicembre, invece si comincia a pensare già alle decorazioni di Capodanno!

- Kuribocchi (クリぼっち)
Questa è una parola slang molto interessante. Nasce dalla fusione di Kurisumasu (Natale) e Hitoribocchi (persona sola). Si usa per descrivere ironicamente chi, purtroppo, trascorre il Natale da solo. È una parola che lascia molto riflettere sulla pressione sociale di dover aver un partner o un luogo dove andare per celebrare la Vigilia e non rimanere da soli. Negli ultimi anni, però, per molti è diventato un termine che rappresenta un moto di orgoglio che si traduce in tranquillità e coccole fai da te.

- Puresento (プレゼント – Present)
Deriva dall’inglese “Present” e, ovviamente, ci si riferisce ai regali. A differenza della nostra tradizione dove tutti possono scambiarsi regali e omaggi, in Giappone lo scambio dei doni è quasi esclusivamente riservato alle coppie o ai genitori nei confronti dei figli più piccoli.

- Deeto (デート – Date)
Il termine, preso in prestito dall’inglese “Date”, indica “l’appuntamento”. Il Natale in Giappone è, infatti, è il giorno degli appuntamenti. Prenotare un tavolo in un ristorante con vista, un hotel di lusso o un biglietto per un parco a tema per un “Deeto natalizio” è una missione che spesso inizia già da ottobre!

- Santa-san (サンタさん)
È il modo in cui i giapponesi chiamano Babbo Natale. L’aggiunta del suffisso onorifico -san lo rende una figura rispettata e quasi “familiare”. È abbastanza frequente vedere statue del Colonnello Sanders (fondatore della Kentucky for Christmas) vestite da Santa-san fuori dai ristoranti, immagine diventata ormai iconica del Natale in Giappone.
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese queste note, i nomi degli autori ed il link http://sakuramagazine.com