Spesso si sentono persone, che non conoscendo molto la cultura giapponese, associano il Paese del Sol levante, sul tema maltrattamenti degli animali d’affezione, ad altri Paesi dell’Estremo Oriente, come la Cina, dove la situazione è drammatica (anche se qualcosa si sta muovendo), come a voler fare di tutta l’erba un fascio confondendo culture anche diverse e luoghi molto distanti tra di loro.
Niente di più diverso: una delle storie più commoventi di amore tra cani ed esseri umani viene dal Giappone ed è la vicenda di Hachiko, i gatti sono allevati e amati e non finiscono in pentola o uccisi per la pelliccia, e spesso sono simbolo di fortuna con l’icona, ormai nota anche in Occidente, del maneki neko, il gatto portafortuna, presente in templi e case e venduto ormai ovunque in varie dimensioni e colori.
I gatti sono comparsi e compaiono in molti manga ed anime di genere diverso con ruoli svariati, ma se si è felinofili o se si hanno amici fenofili c’è un titolo innanzitutto da non perdere: Le mille vite di Mi-Ku di Leiji Matsumoto, noto in tutto il mondo, Italia compresa, per i suoi capolavori di fantascienza e qui alle prese con storie di altro genere ma non per questo meno interessanti.
Matsumoto è da sempre amante dei gatti, ha avuto e continua ad avere una vera dinastia di mici con il nome di Mi-Kun e ordine progressivo di numero e mette sempre gatti nelle sue opere, infatti chi non ricorda il gatto briccone del Dottor Zero sull’Arkadia in Capitan Harlock?
Le storie brevi di questo volume, che si chiude poi con le foto dei gatti reali di Matsumoto, sono gioiellini di poesia e tenerezza, con al centro Miki Kun, micina che rallegra altri gatti e abitanti umani di un quartiere, con incontri, peripezie buffe, momenti tristi e tanto altro ancora.
Un volume prezioso, in cui si ritrova lo stile del maestro Matsumoto, tra personaggi idealizzati, in questo caso i gatti, e personaggi buffi, che non può mancare nella biblioteca di chi ama e segue da anni la sua carriera, ma che è appunto anche per gli amanti dei gatti tout court, un inno alla passione e tenerezza che suscita il più piccolo e domestico dei felini.
Un titolo per gattofili da mettere vicino ad altre due perle in tema, stavolta libresche, sempre dal Paese del Sol levante, come lo zen Io sono un gatto di Natsume Souseki, recentemente ristampato da Beat in edizione tascabile, e il recente Il gatto venuto dal cielo di Takashi Hiraide, che tra l’altro ha una storia abbastanza simile all’epopea di Miki-Kun, tanto che c’è da pensare ad uno scambio tra i due autori.
Le mille vite di Mi-Kun è uscito per la torinese Hikari, branca sui manga d’autore della 001 Edizioni, ed è disponibile anche in un’edizione speciale per chi si iscrive all’Associazione culturale di Leiji Matsumoto. Un modo per unire passione per i manga e felinofilia.
Recensione scritta da Elena Romanello per SakuraMagazine
Se volete leggere i libri scritti dalla nostra amica Elena Romanello della collana “I Love Anime” allora vi consiglio:
- Capitan Harlock. Avventure ai confini dell’Universo
- Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence…»
- Sailor Moon. La bella ragazza guerriera
- Il mito di Lady Oscar (Hinomaru)
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