Il giallo e il poliziesco, generi di romanzi che non passano mai di moda. Come mai?
Come sappiamo, si tratta di generi intrisi di quella suspance che sa come entusiasmare il lettore e che lo spinge a calarsi nella storia in prima persona per cercare di svelare un mistero o risolvere un’enigma o, se già noti questi, capire come il protagonista giunge alla soluzione.
Il successo del genere poliziesco o di un giallo si cela dietro un meccanismo per nulla semplice che sa coinvolgere il lettore appassionato di misteri, enigmi, nodi da sciogliere e segreti da svelare. Ma ciò non sarebbe possibile se non fosse per la bravura dell’autore che deve saper articolare un complesso gioco di azioni e reazioni dei personaggi che, con i loro comportamenti, a volte possono depistare, ingannare, confondere. Al lettore il compito di ragionare, congetturare o anche solo provare ad indovinare la giusta soluzione.
E’ il genere giusto per chi ama le sfide e Gianluca Lamendola, di sicuro ha vinto la sua con “Elementare Matsuda” edito da Società Editrice La Torre. Italianista, con una specializzazione in Filologia Moderna, Gianluca ci propone un vero e proprio studio, anzi per meglio dire, un’accurata indagine sugli aspetti significativi del genere Giallo e la loro assimilazione nei registri del genere Manga: come questi due generi riescono ad incontrarsi?
Per comprenderlo è necessario prendere in esame testi ed esempi che meglio possono illustrarci i punti di contatto tra i due mondi, partendo da Arthur Conan Doyle e il suo Sherlock Holmes sino a Gosho Aoyama e il suo Detective Conan. Centro importante attorno a cui ruota l’intero saggio è proprio la figura del Detective, personaggio in cui ogni lettore tende a identificarsi, condividendone i pensieri, le riflessioni, i ragionamenti e le conclusioni.
Il saggio presenta la sua accurata analisi attraverso quattro capitoli: il primo ripercorre la storia della “detective story” e del “suiri manga” (o fumetto giapponese poliziesco), i luoghi e le dinamiche che rendono tale il genere; segue poi il secondo capitolo che focalizza la propria attenzione sui metodi d’indagine e di risoluzione dei casi. Un terzo capitolo invece ci pone dalla parte dell’assassino e del suo movente e di come questo riesca ad inserirsi all’interno dell’intreccio, contribuendo a costruire trame fitte ed intricate, capaci di nascondere risvolti spesso inaspettati.
Un quarto ed ultimo capitolo invece pone la sua attenzione sulla figura del Ladro. E’ difficile, a questo punto, non citare uno dei ladri più rinomati e conosciuti: Arsenio Lupin. Enigmatico, eccentrico, seducente, gentile e gentiluomo, inafferrabile, ladro per piacere della sfida e non per mera cattiveria, capace anche di mostrare il lato nobile e generoso che sa agire per far punire un vero colpevole o per salvare qualcuno in difficoltà. Grazie a lui, nasce un nuovo modo di vedere la figura del ladro che nei romanzi, ma ancor più nei fumetti, ha trovato la piena approvazione di quel lettore che non si immedesima più nell’inseguitore che puntualmente fallisce di catturarlo, bensì nel ladro inseguito e mai catturato che diventa un vero e proprio eroe che “agisce e ruba, ma tutto sommato, a fin di bene”.
Elementare Matsuda! è tutto questo e anche di più. Gianluca Lamendola è riuscito con il suo saggio ad intrecciare abilmente i tanti fili che caratterizzano questo stile così complesso e pieno di sfaccettature. Lo fa grazie ai tanti rimandi a titoli di esempio e citazioni che incuriosiscono il lettore e lo aiutano ad immergersi in questo enigmatico quanto affascinante percorso, denso di spunti di riflessione e approfondimenti.
Buona lettura!
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