In Italia il Natale è il trionfo della varietà: ogni regione, da Nord a Sud, vanta ricette secolari che ogni anno colorano e arricchiscono le nostre tavole. In Giappone, dove il Natale è una festività “adottata” e reinterpretata, le tradizioni a tavola non nascono da antichi ricettari, ma da intuizioni commerciali e curiosi adattamenti culturali che oggi sono diventati veri e propri riti collettivi.

La Kurisumasu Keeki: un dolce nato a Ginza
Il simbolo indiscusso del 24 dicembre è la Kurisumasu Keeki (クリスマスケーキ). La sua storia inizia nel 1910 grazie alla pasticceria Fujiya nel lussuoso quartiere di Ginza, a Tokyo. In un’epoca in cui il Giappone si apriva all’Occidente, questo dolce divenne l’emblema di un nuovo benessere.
Non è un caso, infatti, che la torta sia composta da panna bianca e fragole rosse: questi colori richiamano il Kohaku, la combinazione cromatica beneaugurante della tradizione giapponese (presente anche nella bandiera nazionale), che simboleggia felicità e purezza. Nel dopoguerra, consumare questi ingredienti pregiati era un modo tangibile per celebrare la rinascita economica del Paese.

Il fenomeno KFC: il “pollo di Natale”
Se la torta rappresenta l’eleganza e la bellezza, il pollo fritto rappresenta il divertimento. La geniale intuizione della KFC (Kentucky Fried Chicken) nel 1974 fu quella di colmare un vuoto: gli stranieri in Giappone cercavano disperatamente il tacchino di Natale, ma era introvabile sia nei negozi che nei mercati locali.
Con lo slogan “Kurisumasu ni wa Kentakkii!” (Kentucky per Natale!) il colonnello Sanders – spesso raffigurato in statue a grandezza naturale fuori dai negozi e vestito per l’occasione con cappotto rosso e barba bianca – convinse un’intera nazione che il pollo fritto fosse il piatto natalizio occidentale per eccellenza. Oggi, invece, sembra essere diventato il cibo natalizio tradizionale: mangiare pollo fritto è un rituale talmente sentito che i Christmas Bucket di pollo fritto vanno ordinati con settimane di anticipo e chi non riesce a prenotare per tempo si ritrova a sfidare il freddo in file chilometriche che possono durare anche ore, pur di non rinunciare al proprio “pollo di Natale”.

Una cena romantica
Oltre a queste tradizioni popolari, non dobbiamo dimenticare il lato raffinato del Natale giapponese: le coppie amano concedersi un momento romantico proprio alla Vigilia di Natale davanti a piatti di alta cucina di ispirazione francese o italiana. In ristoranti così raffinati il cibo viene presentato con una precisione estetica che rasenta la perfezione, trasformando il pasto in un’esperienza estetica e visiva unica e indimenticabile.
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