In tempi di pace, quando non c’era nessuna guerra e nessun guerriero o samurai combatteva, le spade ritornarono ad essere create a scopo artistico; infatti è proprio nel periodo Momoyama che ritornarono ad essere create spade raffinate e di grande valore, creazioni a regola d’arte, di alta qualità.
Purtroppo dopo ere di guerre e combattimenti dove le spade erano state fabbricate solo per battaglie, quindi non proprio con la cura e la raffinatezza con cui un artigiano crea le sue più belle opere, le tecniche di antichi artigiani di spade andarono perdute e le spade che venivano ora fabbricate in questa nuova e pacifica epoca vennero chiamate 新刀 Shintou, cioè Nuove Spade.
Resta il fatto che man mano passava il tempo e più la qualità delle spade diminuiva dovuta al fatto che le abilità dei fabbri non potevano eguagliarsi a quelle degli antichi artigiani custodi di antiche tecniche e arti nella realizzazione di queste armi; per questo motivo le spade di questo periodo seppur nuove e belle, molte di esse venivano ugualmente considerate inferiori alle “vecchie spade”.
Con lo shogunato Tokugawa infine, la costruzione di spade e l’uso in generale delle armi entrò in declino e l’unico modo per poter riprendere a costruire katane che fossero di grande prestigio e valore come quelle che anticamente venivano fabbricate era necessario prima compiere ricerche che potessero riportare alla luce le antiche tecniche perdute.
Masahide, maestro spadaio convinto di ciò, intraprese un viaggio per il paese insegnando tutto ciò che lui stesso sapeva delle spade riunendo così molti costruttori di spade che si unirono a lui per dare così vita ad un nuovo rinascimento nell’arte della costruzione di spade. Si abbandonò così il “nuovo e moderno” modo di costruire le spade per reintrodurre nuovamente le antiche tecniche riscoperte; le nuove spade costruite in questo periodo vennero così chiamate 新新刀 Shinshintou, cioè Nuove Spade Rinnovate.
Durante però la Restaurazione Meiji un editto nel 1876 proibì l’utilizzo di spade e armi da fuoco, di conseguenza il mercato delle spade scomparve; molti costruttori vennero tagliati fuori dal commercio non avendo più nessuno scopo per cui costruire le spade e così si rischiò nuovamente di perdere abilità, tecniche e capacità. Le nihontou restarono utilizzate solo dalle forze della polizia in pochissime occupazioni ma nulla di rilevante. Nonostante questo però venne introdotto il kendo nell’addestramento del corpo della polizia e della sicurezza in modo che, anche se non usavano la spada, almeno l’avrebbero comunque saputa usare in modo appropriato.
Nel XX secolo, i soldati ricominciarono ad armarsi nuovamente di spade e dopo anni e anni di non utilizzo, le spade “ritrovarono di nuovo lavoro” e i fabbri ripresero a costruirle anche se quest’ultime somigliavano a delle sciabole con numeri di serie piuttosto che katana di grande valore con su inciso la firma e il simbolo del possessore come erano solite essere tutte le spade all’epoca dei samurai. Al giorno d’oggi però la produzione artigianale di katana viene tenuta in vita grazie agli sforzi di pochi artigiani che ancora conoscono e conservano gelosamente antiche tecniche che la tradizione è riuscita a tramandare.
Libri consigliati sulla via della spada (Kendo):
- Il cuore del Kendo. Filosofia e pratica dell’arte della spada di Darrell M.Craig
- Lo Zen e l’Arte del Tirare di Spada di Reinhard Kammer
- Kendo. Introduzione alla pratica di Hiroshi Kanzaki
Libri consigliati sui Samurai
- Hagakure – Il libro segreto dei samurai di Yamamoto Tsunemoto
- Il codice dei samurai di A.L. Sadler
- La mente del Samurai
- L’etica del bushido. Introduzione alla tradizione guerriera giapponese
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