(Un ringraziamento all’autore Luca Buonaguidi per avermi fatto dono del suo libro, la cui lettura è stata davvero incantevole. Un’opera breve e delicata che ti racconta un viaggio attraverso “fotografiche poesie” e “poetiche immagini”. Grazie Luca)
E’ laureato in Psicologia Clinica e di Comunità, ha scritto libri di poesia, diari di viaggio, saggi musicali. I suoi scritti sono stati commentati e rilanciati da moltissimi tra riviste, blog e radio e sono stati tradotti in inglese e in tedesco; ha scritto reportage, opinioni e approfondimenti di cultura e società nelle sue varie forme per decine di riviste.
E’ così che si presenta Luca Buonaguidi ed è così che ci presenta il suo libro Uno studio sul niente – Viaggio in Giappone”, edito da Italic.
Corredato da fotografie itineranti, citazioni di scrittori, fumettisti, filosofi, monaci e viaggiatori che lo hanno ispirato nei suoi viaggi in Giappone, l’autore propone un diario di viaggio raccontato in versi espressi in 21 cartoline geopoetiche.
Il Giappone “resta arcaico anche se è maestro di elettronica”, così scriveva Cesare Brandi, e rimanendo devoti alla tradizione giapponese di accompagnare parole a immagini, il libro è un continuo assaporare sensazioni, emozioni, riflessioni che toccano direttamente il lettore con versi brevi ed ermetici ma allo stesso tempo eloquenti, espressivi e significativi.
Sono davvero pochi i viaggiatori che raccontano le proprie esperienze e i propri viaggi attraverso la poesia, ma forse è proprio la poesia quella che può tentare di raccontare in modo immediato la sensazione che si prova in una metropolitana a Tokyo, che può descrivere il sapore di una scodella di ramen o la delicatezza e la grazia dei ciliegi in fiore, la cordialità degli abitanti, la lentezza e la calma della campagna o la frenesia della città; l’uso della prosa forse sarebbe inadatto a cogliere le sfumature più nascoste e a raccontare un Paese così complesso, lontano e per certi “versi” enigmatico, indecifrabile e sfuggente.
I versi e le fotografie di Luca Buonaguidi raccontano la sua esperienza, i suoi viaggi e le sue scoperte nella terra del Sol Levante ma lo fa riducendo tutto all’essenziale cercando di avvicinarsi e raggiungere anche quell’invisibile che non si vede ma che anima quest’isola.
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