E’ così che viene presentata la secolare caffetteria dalle mille leggende narrata nel libro “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi ed edito in Italia dalla Garzanti.
Si tratta di una caffetteria con una magia speciale: dopo essere entrati lì nessuno è più lo stesso; basta bere solo un caffè caldo per poter tornare indietro nel tempo, a un momento della propria vita in cui si è fatta una scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non dire o si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere.
Per farlo però c’è una regola, una tra tante, ma la più importante di tutte: bisogna bere il caffè finché è caldo e tornare al presente prima che questo si raffreddi. E’ un viaggio breve, che non cambia il presente né il passato o il futuro e una volta tornati lascia le cose apparentemente come sono ma ciò che cambia è la consapevolezza interiore di chi intraprende questo viaggio.
Non tutti hanno il coraggio di farlo, di entrare nella caffetteria e di provarci ma qualcuno si, prova a sfidare il destino per scoprire cosa può accadere. Nel libro vengono proposte quattro storie, tutte legate ai personaggi della caffetteria che a turno affrontano i nodi del proprio passato con grande intensità e un velo di malinconia e rassegnazione verso un tempo che non tornerà mai più.
Fumiko lo fa per trattenere il ragazzo che amava, Koutake lo fa per ritrovare se stessa e i ricordi del marito, Hirai per cercare di essere sincera con la sorella e chiederle perdono e Kei cerca addirittura nel futuro la propria figlia per provare ad essere una buona madre.
Ciascuna di loro ha un rimpianto, un dolore nascosto che riemerge, una ferita che ha bisogno di guarigione. Ad ogni viaggio si scopre una verità importantissima: il passato non è importante perché non può essere cambiato; ciò che conta è il momento presente, il tempo che ognuno di noi ha tra le proprie mani. La vita è come un buon caffè che va gustato mentre è caldo, cogliendo ogni attimo finché si può.
“Finché il caffè è caldo” è un volume che lascia un importante insegnamento, quel Carpe Diem tramandatoci dal poeta latino Orazio; è un chiaro invito a cogliere l’attimo finché si può senza rimandare scelte, senza aspettare di manifestare il proprio affetto e senza dare mai niente e nessuno per scontato perché quando cercheremo l’occasione potrebbe essere troppo tardi per averne una.
Per questo suo modo così delicato di narrare conservando una grande morale di fondo, “Finché il caffè è caldo” è diventato un vero e proprio caso editoriale in Giappone, dove ha venduto un milione di copie; ha conquistato tutto il mondo e le classifiche europee a soli pochi giorni dall’uscita.
Ha toccato il cuore di milioni di lettori per il suo fascino e mistero nel raccontare delle occasioni perdute spronando tutti a comprendere l’importanza di quelle ancora da vivere.
Buona lettura!!
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