Japan Pop è il primo volume della sezione Ricerche e al suo interno offre opere e monografie di studiosi italiani e stranieri che hanno offerto il loro contributo alla riscoperta della cultura giapponese antica, moderna e contemporanea.
Questo primo volume, edito dalla Aracne Editrice, non è altro che una sorta di tavola rotonda dove studiosi, scrittori, registi, poeti, mangaka, artisti e uomini di teatro hanno aiutato a delineare meglio il carattere sfuggente, variegato e particolare della cultura giapponese.
In questo “viaggio esplorativo” all’interno delle varie sfaccettature della cultura e della tradizione nipponica, il libro si divide in quattro parti, che permettono di affrontare l’argomento vedendolo da ogni punto di vista: letteratura, manga e anime, cinema e poi insieme arte, poesia e teatro.
La prima parte, quella dedicata alla Letteratura, non può non cominciare con quello che probabilmente è l’autore giapponese più tradotto e conosciuto dall’odierna generazione: Murakami Haruki.
Si offre infatti un’ottima interpretazione circa la personalità di Murakami, il cui fascino sta nella sua stessa capacità di fondere diverse tradizioni culturali soddisfando il gusto del diverso dei lettori giapponesi che allo stesso tempo hanno modo di vedere la propria cultura in modo completamente differente. Un’analisi interessante e accurata quella fatta sulle opere di Murakami ma anche sul suo rapporto con la cultura e letteratura propria e straniera, e che trova illuminanti risposte e chiarimenti nella lunga e corposa intervista fatta all’autore stesso e proposta da questo volume.
A conclusione di questa prima parte, il libro racconta di un’altro Murakami, Ryuu, anch’egli scrittore, saggista, ma anche sceneggiatore e regista di grande consenso, sia di critica che di pubblico, dove ad essere affrontati sono due temi emblematici: il sistema scolastico ed educativo giapponese e l’età dell’adolescenza, spesso perni principali su cui ruotano le trame di molti tra i romanzi, racconti e anche manga più letti oggi.
Japan Pop lascia poi spazio anche ad altri autori come Furakawa Hideo, Nakamata Akio e altri ancora che con i loro racconti e il loro contributo, consentono al lettore di riflettere su altri generi di temi come le città in Giappone (Tokyo in primis), la famiglia e le relazioni, l’universo femminile contemporaneo e come questo si sia evoluto nel mondo della scrittura e della letteratura; il tutto arricchito da interessanti interviste che rivelano importanti spunti di riflessione.
Nella seconda parte poi, Japan Pop, prosegue il suo excursus approdando nel mondo degli anime e manga, elemento tipicamente giapponese. Difficile non parlare di questo argomento senza chiamare in causa la robotica e quindi anche uno dei suoi esponenti maggiori a riguardo: Go Nagai. Da Mazinga a Goldrake a Jeeg Robot si parte alla riscoperta di quelle serie che hanno segnato generazioni e generazioni cercando di capire proprio come queste siano state influenzate; lo stesso Go Nagai aiuterà a far luce su questo grazie ad una lunga intervista, anch’essa presente nel volume.
La sezione prosegue poi l’analisi dei manga approfondendo i loro generi, gli stili, la loro evoluzione e il loro impatto nella società prima giapponese e poi, a seguire quella occidentale dove il fenomeno ha raggiunto un seguito senza eguali. I fumetti e l’animazione giapponese hanno sempre suscitato notevole fascino per l’Occidente che ha sempre guardato al Giappone con grande ammirazione, sentimento abbondantemente ricambiato dai giapponesi, che dal loro canto hanno visto nell’Occidente, e nell’Italia in particolare, un modello di creatività e arte a cui ispirarsi.
Quella dell’Italia intesa come il Bel Paese dalla grande tradizione artistica, dall’enorme ricchezza culturale e storica, popolo di grande estro, e terra di grandi meraviglie è un’idea che il Giappone ha sempre avuto, sin dall’era Meiji; un’ammirazione reciproca, insomma, che ha spesso trovato palesi evidenze in molte occasioni dove le due tradizioni hanno avuto modo, attraverso l’arte, di incontrarsi.
Ulteriori interviste e analisi che raccontano l’evoluzione dei manga concludono questa parte soffermandosi su quelli che sono stati i fenomeni da record, ossia quelle opere diventate clamorosi ed eclatanti successi a livello mondiale: un esempio tra tutti, One Piece.
Nella terza parte, Japan Pop si dedica al Cinema e alla sua grande presenza nella cultura giapponese proponendo un’analisi evolutiva dei vari generi e stili senza tralasciare i richiami alle molteplici tecnologie che da sempre caratterizzano il Sol Levante. Notevole l’elenco dei registi celebri giapponesi che hanno fatto la storia del cinema nipponico aggiungendo a questa lista anche quella di registe e sceneggiatrici, che anche se forse meno visibili, sono comunque riuscite a distinguersi e a farsi strada nel mondo del grande schermo.
Conclude poi il libro una quarta parte riservata all’Arte, Poesia e Teatro con un escursione accurata e corposa tra le opere, pubblicazioni ed eventi culturali che con le loro molteplici personalità hanno ispirato generazioni, società, culture, tradizioni, scelte e riflessioni.
Japan Pop è una corposa lettura adatta a chi vuole davvero conoscere il Giappone; è un volume ricco di analisi, riflessioni, interviste, storie, aneddoti e informazioni. Non racconta quello che di questo paese è ormai conosciuto e scontato ma punta i riflettori sul meno ovvio e poco noto al pubblico; cita gli elementi più noti della tradizione nipponica ma per raccontarne poi gli intrecci e gli sviluppi più nascosti. Tutto questo per vedere il Giappone in modo più critico ed approfondito, dove ciò che ne viene fuori è un Paese fatto di mille sfaccettature ma anche contraddizioni, che sa incantare, stupire ma anche far riflettere.
Buona Lettura!
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