Tra le presenze fisse delle fiere del fumetto della nostra penisola, si distinguono ormai da diversi anni le Gothic Lolita, ragazze (e anche qualche ragazzo, visto che esiste anche una versione al maschile dello stile) vestite con uno stile che richiama e rilegge l’epoca vittoriana e settecentesca con suggestioni o leziose con colori pastello o decisamente dark, e reminescenze dello steam punk e delle fiabe tipo Alice di Lewis Carroll, più volte, e con toni diversi, riprese dai manga e non solo.
Oltre alle persone vestite in stile Lolita, le fiere del fumetto si sono anche arricchite di stand e di negozi e di artigiani che vendono abiti, bigiotteria e altri oggetti per questo genere di abbigliamento, che possono essere indossati anche come complemento ad un abbigliamento assolutamente normale, per dare un tocco in più, insolito e eccentrico, tra cammei e pendenti.
Del resto, questo non è un fenomeno solo italiano o giapponese, visto che anche in altri Paesi lo stile Gothic Lolita si è diffuso: a Londra, nel quartiere alternativo e colorato di Candem Town, ci sono molti negozi in tema, anche di note marche giapponesi, e da alcuni mesi esce per il mercato anglosassone la versione in inglese della Gothic Lolita Bible, la rivista di riferimento, metà catalogo metà art book, dello stile Gothic Lolita.
Al Gothic Lolita la studiosa e appassionata Valentina Testa ha dedicato un recente e scorrevole saggio per la Tunué, che si chiama appunto Gothic Lolita, e che può essere molto utile sia per chi vuole avvicinarsi, a tempo pieno, o parziale o anche soltanto con qualche accessorio, allo stile in questione, sia per chi vuole saperne di più e capirne le radici culturali. Radici che affondano molto nella cultura dei manga, soprattutto degli shojo, ma che hanno preso non poche influenze dall’immaginario occidentale, tra film, romanzi, atmosfere, musica, luoghi d’elezione.
Molte sono comunque le autrici di manga che hanno ispirato in un primo tempo e si sono rifatte in un secondo momento alla moda Gothic Lolita, a cominciare da Riyoko Ikeda che, con le sue opere ha introdotto l’interesse per i secoli passati e gli abiti romantici (c’è una corrente delle Gothic Lolita che si ispirano più allo stile rococò, quello dell’epoca di Maria Antonietta, che non al periodo vittoriano), e che spesso ha disegnato le copertine della Gothic Lolita Bible. Tra le autrici contemporanee vicine allo stile Gothic Lolita, non si possono non citare Ai Yazawa, che in Nana ma più ancora in Gokinyo Monogatari e Paradise Kiss, mostra molta attenzione per quel tipo di moda e stile, ma anche e soprattutto Kaori Yuki, l’autrice gotica per eccellenza degli ultimi anni, le Clamp e Peach Pitt.
Kaori Yuki ha rivisitato l’epoca vittoriana tra fiaba e spavento in molte sue opere, dopo l’apocalittico e amatissimo Angel Sanctuary, mentre le Clamp hanno introdotto lo stile soprattutto in opere recenti come XXX Holic e Peach Pitt, in Rozen Maiden, ha parlato degli hikikomori ma anche del collezionismo di bambole in stile vittoriano, una delle tante passioni connesse allo stile, insieme a quella per tutto un filone di musica, tra il dark e il melodico, che comprende artisti come Mana, i Malice Mizer e i Baroque.
Gothic Lolita, il libro di Valentina Testa traccia quindi alcuni punti fermi per la comprensione di uno stile che comprende vari aspetti della vita, dall’abbigliamento al collezionismo ai consumi culturali, che è stato capace di unire persone di età diverse e Paesi diversi, che diverte ed intriga, con tanti riferimenti immaginari, tali da non poter essere liquidato come l’ennesima follia di quegli appassionati che pensano solo di travestirsi per le fiere, con un testo interessante e un ottimo apparato iconografico, anche con foto a colori, che testimoniano soprattutto la realtà giapponese.
Recensione del libro Gothic Lolita di Valentina Testa scritta da Elena Romanello per SakuraMagazine
Se volete leggere i libri scritti dalla nostra amica Elena Romanello della collana “I Love Anime” allora vi consiglio:
- Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence…»
- Capitan Harlock. Avventure ai confini dell’Universo
- Sailor Moon. La bella ragazza guerriera
- Il mito di Lady Oscar (Hinomaru)
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese queste note, i nomi degli autori ed il link http://sakuramagazine.com