L’interesse in Italia per il Giappone storico e tradizionale c’è da almeno oltre un secolo, e ci sono state anche varie storie, anche a fumetti, scritte da autori di casa nostra, che hanno come sfondo il Paese del Sol levante nei secoli in cui aveva pochi o anzi nessuno contatto con l’Occidente.
Uno degli ultimi esempi di questo interesse per un mondo di samurai e ronin è Chanbara, la Via del Samurai, edito da Bao Publishing partendo da due storie uscite in precedenza per l’editore Bonelli, ad opera di Roberto Recchioni e Andrea Accardi.
Il nome Chanbara indica in Giappone le storie ambientate tra MedioEvo e Settecento, trasposte spesso in film di cappa e spada molto popolari in patria e raramente distribuiti all’estero, con al centro le lotte tra samurai e signorotti. Del resto, storie del genere sono state anche raccontate da un autore paludato come Akira Kurosawa e sono presenti anche in vari manga, qualcuno dei quali anche tradotto in italiano, senza contare che in Occidente si conoscono anche l’equivalente cinese, i wuxpian, grazie ad alcuni successi cinematografici di alcuni anni fa come La tigre e il dragone e Hero.
Il volume di Bao è diviso in due storie, La redenzione del samurai e I fiori del massacro, colorizzate e con una grafica che richiama le stampe giapponesi classiche, e si rivela un’opera molto interessante, che non dovrebbe mancare nella biblioteca personale di chiunque ami il Giappone e la sua cultura.
L’idea degli autori era di fare una storia di Tex in salsa giapponese, del resto i chanbara all’epoca ispirarono film western occidentali come I magnifici sette e Per un pugno di dollari. Le due vicende narrate, le vendette di un samurai che ha visto morire il suo signore e della figlia di un nobile che diventa guerriera dopo il massacro della sua famiglia.
Due storie avvincenti, che catturano un mondo fuori dal tempo di paesaggi, abitazioni, regole, passioni, crudeltà e che possono piacere sia agli amanti del fumetto occidentale che a quelli dei manga, soprattutto di quelli di genere storico, per scoprire le origini di molti dei valori e delle tematiche presenti nei fumetti giapponesi, anche in quelli di ambientazione fantascientifica o comunque contemporanea.
Gli autori, Roberto Recchioni e Andrea Accardi, sono da tempo nella scuderia Bonelli: il primo ha lavorato per tante testate, tra cui Diabolik, Topolino e Cronache del mondo emerso, mentre il secondo ha nel suo passato una partecipazione alla nuova edizione di Lupin III all’inizio del Duemila per Kappa edizioni.
Articolo scritto da Elena Romanello per SakuraMagazine
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