Il MAO di Torino, in pieno Quadrilatero romano, in via San Domenico 11, è uno dei non molti Musei italiani e europei che parla di cultura dell’Oriente, dal mondo arabo al Giappone. Alle collezioni permanenti, essenzialmente storiche e archeologiche, si affiancano mostre di vario tenore, fotografiche, sull’artigianato o a raccontare aspetti più moderni e pop dell’Oriente.
Il Museo inizia una collaborazione con l’associazione culturale sempre sabauda Yoshin Ryu con la mostra BUSHI – Ninja e Samurai. La magia e l’estetica del guerriero giapponese dal manga alle guerre stellari, un percorso su come l’archetipo del guerriero del Paese del Sol levante è stato letto ed amato in fumetti e film che più di ogni altri hanno influenzato l’immaginario delle ultime generazioni.
La mostra è nostalgica e colorata, magari non molto storica ma senz’altro molto suggestiva, fin dall’entrata, dove si possono sfogliare art book di anime e visionare un filmato con spezzoni di film come Star Wars, Kill bill e L’ultimo samurai, ma soprattutto di cartoni animati quali Goldrake, Jeeg, Dragonball, I cavalieri dello zodiaco, Naruto, Princess Mononoke.
Il salone centrale, diviso in vari ambienti da quinte, mette vicino katane e armature storiche di samurai con action figures e immagini di personaggi di anime, dai robottoni di Go Nagai a Capitan Harlock di Leiji Matsumoto, da Dragonball alle principesse Nausicaa e Mononoke di Miyazaki, con una piccola ma nutrita sezione su Star Wars in cui troneggia una statua del maestro Yoda. Il percorso è completato da alcuni quadri di artisti contemporanei che hanno come soggetto l’archetipo del samurai e da foto di otaku giapponesi, ragazzi e ragazze, con le loro collezioni in tema.
Al mondo otaku saranno dedicate due giornate: domenica 15 maggio, dalle 17 in poi, conferenza di approfondimento sui guerrieri nei manga e sul cosplay, a cura di alcune associazioni tra cui la Cospa Family di Torino, mentre domenica 22 dalle 15 sfilata cosplay.
La mostra del MAO, prima di una serie in tema, si concluderà il 29 maggio prossimo. Invece, è permanente la nuova sezione del Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza, a Torino, che approfondisce l’immaginario fantascientifico e fantasy di manga e anime, in una stanza apposta che si aggiunge al percorso permanente.
In collaborazione con associazioni quali Gli amici di Go Nagai, l’Associazione culturale Leiji Matsumoto e il GIAGUN su Gundam, il Mufant presenta action figures, libri, 45 giri, poster, manga, memorabilia su manga e anime dagli anni Settanta in poi, per un tuffo nella nostalgia ma non solo, per celebrare personaggi e storie che fanno parte ormai della cultura non solo giapponese.
Articolo scritto da Elena Romanello per SakuraMagazine
Se volete leggere i libri scritti dalla nostra amica Elena Romanello della collana “I Love Anime” allora vi consiglio:
- Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence…»
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