Il Monte Fuji è ormai una caratteristica distintiva del Giappone. Da sempre soggetto di arte e cultura, il monte Fuji viene dipinto in quadri e varie raffigurazioni, viene citato in versi di poesia e compare in molte delle più rinomate opere letterarie, per non escludere poi anche le sue apparizioni in diversi film.
La prima salita sul monte è stata nel 663 da un monaco il cui nome pare sia ancora sconosciuto; la cima della montagna è da sempre stata considerata sacra ed oggi tutto il monte ha un valore simile ad una divinità. Anticamente l’accesso al monte era consentito ai soli uomini e vietato alle donne; solo i samurai potevano avventurarsi su per il monte o anche solo vicino alle pendici e usavano quei luoghi come area di addestramento e formazione.
Nel 1860, quindi in tempi più recenti, fu uno straniero, Sir Rutherford Alcock ad aver scalato la montagna in otto ore, la signora Fanny Parkes, moglie dell’ambasciatore britannico Harry Parkes invece si ricorda per essere stata nel 1867 la prima donna, tra l’altro anche non giapponese, ad aver scalato il Monte Fuji.
Oggi il Monte Fuji è meta di molti scalatori, alpinisti e turisti; un antico e noto proverbio giapponese afferma che “chiunque sarà uno sciocco se non scala il Monte Fuji almeno una volta nella vita ma sarà un pazzo se lo farà due volte”. Oggi a partire dal 2006 le Forze di Autodifesa Giapponesi e la United States Marine Corps operano con le loro basi militari proprio in prossimità del Monte Fuji.
In prossimità del Monte Fuji
Il Monte Fuji, lo abbiamo ormai già detto diverse volte, è una caratteristica distintiva del Giappone. Si erge per circa 3.776 metri circa e si trova vicino all’Oceano Pacifico vicino la costa di Honshu e a ovest di Tokyo. Si trova esattamente al confine tra la prefettura di Shizuoka e la prefettura di Yamanashi. Attorno al monte ci sono 3 città (Gotemba, Fujiyoshida e Fujinomiya) e 5 laghi (Kawaguchi, Yamanaka, Sai, Motosu e Shoji). Questi ultimi insieme al lago Ashi offrono una visione meravigliosa e suggestiva della montagna che può anche essere vista da Yokohama, Tokyo e dipende dalle circostanze, anche da Chiba e Saitama.
La cima della montagna è coperta di neve per molti mesi dell’anno (circa 10 mesi) e la temperatura lassù si aggira sui -38 °C, la temperatura massima invece è stata di 17 °C circa ma è stata un’eccezione registrata nel giugno 2008. Il bosco che sta alla base della montagna si chiama Aokigahara e, come è facile immaginare, ci sono molti racconti e leggende che parlano di questo bosco come di un luogo infestato da demoni, fantasmi e folletti. La verità è che per anni, Aokigahara è stato un luogo dove vivevano famiglie povere, vecchi o giovani abbandonati; oggi però è un luogo per lo più inaccessibile a causa della fitta e robusta vegetazione tuttavia, è ancora meta di tutti coloro che amano il brivido e vogliono avventurarsi in luoghi oscuri e misteriosi come questo.
Mezzi di trasporti
C’è un aeroporto vicino al Monte, con un servizio di linea internazionale, chiamato Monte Fuji Shizuoka Airport. E’ stato inaugurato nel 2009 e si trova a circa 80 Km dal Monte; ciò è stato fatto poichè i grandi nazionali aeroporti come Tokyo International Airport (Haneda) e il Narita a Chiba si trovano ad alcune ore dal Monte Fuji.
Scalare il Monte
Il periodo più consigliato e propizio per scalare il monte o fare escursioni in prossimità delle sue pendici è da luglio ad agosto, periodo in cui innanzitutto sono in funzione tutti i rifugi e adeguate strutture come autobus e stazioni e poi perchè la temperatura ne consente la scalata; farlo in periodi invernali, da ottobre a maggio, può risultare fortemente pericoloso per via del troppo freddo ovviamente.
Una delle cose più suggestive è la scalata notturna perchè si può giungere in una postazione da dove è possibile vedere il sole sorgere: i giapponesi chiamano quel “sole” 御霊光”Go Kou Rei che significa “luce spirituale”. Ci sono quattro percorsi che portano dalla stazione al vertice con altri quattro percorsi che partono dai piedi della montagna. Dalla stazione i percorsi sono partono dal lago Kawaguchi, Subashiri, Gotemba e Fujinomiya invece dai piedi della montagna sono Shijiko, Yoshida, Suyama e Murayama.
Kawaguchi è il percorso più popolare perchè ha una vasta area di parcheggio e ci sono molti e grandi rifugi dove uno scalatore può sostare e riposare durante la scalata. Gli altri percorsi però sono altrettanto popolari, per gli autobus che sono messi a disposizione, in special modo nel periodo estivo, come ad esempio la via di Fujinomiya, Subashiri e Gotemba. Nel punto più alto dove è possibile arrivare, che poi è anche il punto più alto in Giappone, è situato il Monte Fuji Radar System, un particolare radar meteorologico.
Geologia del Monte Fuji
Il Monte Fuji come tutti sappiamo non è solo un semplice monte ma un vulcano, considerato dai vulcanologi come vulcano tutt’oggi attivo anche se a basso rischio di eruzione. Dall’800 d.C fino ad oggi si sono registrate ufficialmente 18 eruzioni e l’ultima è stata nel 1708, periodo Edo, quando l’attuale Tokyo venne ricoperta di uno spesso strato di cenere. La sua forma conica rende la sua scalata ripida e difficile, la sua vetta è piatta ed è coronata da otto piccole creste attorno al cratere dove scorgano due sorgenti sacre: la Kinmei-sun e la Ginmei-sun.
Curiosità
Come avrete ben appreso il Monte Fuji è molto amato e venerato dai giapponesi che addirittura hanno istituito un giorno dell’anno come festa dedicata proprio alla montagna sacra. Il 23 febbraio infatti è chiamato dai giapponesi Monte Fuji Day e in questo giorno addirittura molte scuole della prefettura di Shizuoka (luogo dove è situato il monte) scelgono ogni anno di chiudere.
Il giorno non è stato però scelto casualmente: innanzitutto è stato scelto febbraio perchè solitamente è il periodo in cui nel cielo c’è più visibilità ed è possibile osservare la cima innevata. Il 23 poi ha un significato particolare perchè sarà il giorno che in futuro diventerà festa nazionale al posto del 23 dicembre quando salirà al trono il principe ereditario.
Inoltre Fu – Ji – San ricorda molto i numeri 2 – 2 – 3 (Fu di Futatsu che significa 2) quindi si è optato per il 23 febbraio.
Lungo le strade che portano al monte sono stati creati molti santuari, torii e luoghi di preghiera proprio perchè considerato simbolo di immenso valore.
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