Come tutti ormai sappiamo l’11 Marzo 2011 è diventata una data storica e soprattutto un momento da non dimenticare per il Giappone: un fortissimo terremoto con tsunami “a seguito” ha colpito il Giappone nord-orientale causando danni e disastri di enorme entità, uno tra i peggiori disastri nucleari avvenuti nella storia dell’era atomica.
Molta gente in quei giorni ha perso la vita e chi è sopravvissuto ha perso case, foto, sogni e ricordi. Nell’aiutare quindi il Giappone a recuperare ciò che è rimasto dopo quel difficile giorno, Google Street View ha deciso di creare una pagina web come memorial dedicata al Giappone e alla zona di Fukushima.
La pagina si chiama Mirai e no Kioku, che significa Memorie per il Futuro: attraverso questo sito è possibile vedere l’attuale situazione di molte di quelle zone colpite dal terremoto e che ancora oggi pagano le conseguenze del disastro nucleare avvenuto a Fukushima. Grazie a questa pagina, creata come album fotografico in 3D, tutte le persone che abitavano in quei luoghi e che sono stati costretti ad abbandonare la loro casa e le loro cose più preziose, compresi i loro ricordi, è possibile ora recuperare almeno le memorie perdute delle loro case e delle loro città e rivedere quei posti in cui purtroppo non potranno far ritorno.
Grazie a Google è possibile percorrere migliaia e migliaia di chilometri online per vedere cosa c’è adesso in quelle strade e in quelle vie ormai deserte. C’è anche una raccolta di immagini che mostrano il “prima” e il “dopo” in modo che chiunque, anche in futuro i posteri, possano vedere cosa erano prima quei luoghi, cosa purtroppo sono diventati e cosa sta accadendo adesso dopo i lavori di ricostruzione. Ciò sarà un forte monito per le generazioni future affinché possano sempre tenere presente cosa sia importante e lavorare tutti insieme perché episodi come questi non accadano mai più.
Noi della vecchia generazione sentiamo come se avessimo ricevuto questa città dai nostri antenati e proviamo un grande dolore nel non poter tramandare questo luogo ai nostri figli come noi lo abbiamo ricevuto. Vogliamo che queste immagini su Street View possano rimanere come ricordo permanente affinché anche le generazioni future possano capire e vedere cosa è successo in quei giorni alla città di Namie dopo il terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare del 2011.
Queste sono state le parole di Tamotsu Baba, sindaco di Namie, città tra le più danneggiate dallo tsunami dell’11 Marzo e che ancora oggi paga le conseguenze dell'”effetto radiazioni” che ha costretto tutti gli abitanti di questa città (e di altre città e villaggi vicini) ad abbandonare le proprie case. Da allora nessuno vi ha più fatto ritorno.
Queste sono alcune delle immagini di quei posti ormai abbandonati. Il resto potete vederlo visitando lo stesso sito Google Street View – Memories for the Future:
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