Il Sento (銭湯) è un tipico bagno giapponese pubblico dove i clienti pagano per entrare. Tradizionalmente la struttura è una specie di casa che ospita questi bagni, sia femminili che maschili però separati da una barriera alta; sia la sezione femminile che la sezione maschile è composta da una fila di rubinetti e un bagno unico dove bagnanti possono immergersi e sedersi.
Nonostante dalla seconda metà del XX secolo questi tipi di bagni non fossero molto popolari, alcuni giapponesi danno a questi luoghi una grande importanza sociale poichè porta diversi gruppi di persone a interagire e conoscersi in momenti di assoluto relax grazie alla presenza di saune e camere spaziose dedite alla tranquillità, al piacere e al rilassamento. Inoltre i Sento possono anche essere chiamati Onsen se al loro interno viene utilizzata dell’acqua calda di sorgente naturale.
Storia ed Origini del Sento
Le origini del Sento e la cultura del bagno pubblico, come l’onsen del resto, risalgono ai templi buddhisti dell’antica India che poi trasmise questa usanza ai cinesi che a loro volta la trasmisero ai giapponesi nel periodo Nara (710-784).
L’intervallo di tempo che va dal periodo Nara al periodo Kamakura, in giapponese viene definito come periodo di “bagni religiosi“, proprio perchè questo genere di bagni che si erano diffusi in Giappone dalla Cina, vennero inizialmente costruiti solo all’interno dei templi. Venivano chiamati Yuya o ancora meglio Ouyuya 汤 屋 (che significa “casa o bagno pubblico di acqua calda). Poi in seguito vennero chiamati Mushiburo 蒸 し 风 吕 (che significa “bagno di vapore“) e venivano usati solo dai sacerdoti e dal personale del tempio; poi nel periodo Kamakura venne concesso l’accesso anche a ricchi mercanti e membri di classe superiore che ben presto introdussero questo genere di bagni anche nella propria residenza.
Nel periodo Edo (1603-1867), a Edo (oggi Tokyo) i Sento erano costituiti da piscine di grandi dimensioni mentre Osaka si “specializzò” in stabilimenti con soli bagni di vapore (quelle che noi ora chiamiamo saune). Alla fine del periodo Edo, lo shogunato Tokugawa, decise che questi bagni dovevano essere separati in modo da avere una parte per sole donne e una parte per soli uomini; tuttavia, nonostante vigilasse questa regola, molti proprietari di Sento dividevano i bagni con piccole tavole che non sempre garantivano privacy per entrambe le parti. Altri bagni addirittura per evitare qualsiasi problema, facevano fare il bagno a donne e uomini in orari differenti.
Durante il periodo Meiji (1867-1912) la progettazione dei bagni giapponesi cambiò notevolmente. Venne ampliato l’ingresso come anche le vasche e il tutto fu reso molto più fine e curato nell’aspetto. All’inizio del periodo Taisho (1912-1926) le piastrelle cominciarono gradualmente a sostituire i pavimenti in legno e le pareti, cambiamento voluto anche e soprattutto dopo il terremoto e il successivo incendio del 1923 avvenuto nel Kanto che distrusse gran parte dei bagni presenti a Tokyo.
A questo si aggiunsero anche i cosiddetti Karan (カラン) cioè miscelatori in grado di fornire sia acqua calda che acqua fredda a seconda del gusto del cliente. Durante la seconda guerra mondiale, molte città giapponesi furono, come è facile immaginare, danneggiate. Il fatto che molte case fossero state distrutte e con esse anche i bagni, nella necessità, questi bagni pubblici cominciarono ad essere ancora più popolari di prima e rimasero tali per un lungo periodo poichè i nuovi edifici costruiti nel dopoguerra spesso mancavano ancora di bagni o docce e questo portò ad un forte aumento del numero dei sento.
Questo aumento non durò però a lungo, perchè è ovvio immaginare che dopo la ricostruzione del dopoguerra, ogni edificio riprese ad avere incluso il proprio bagno e la propria doccia con tutti i sanitari, di conseguenza, la clientela dei bagni pubblici subì un forte calo così come anche il numero di questi bagni pubblici che iniziò pian piano a diminuire nuovamente. Oggi i giovani non amano molto frequentare i bagni pubblici di questo tipo per l’imbarazzo di essere visti senza abiti ed è per questo motivo che i bagni pubblici molto spesso vengono evitati.
E mentre i Sento non sono più così popolari, molti bagni pubblici oggi si preccupano di dare un diverso servizio alla clientela offrendo disegn particolari della struttura con bellissime panoramiche all’esterno e molti servizi di relax all’interno. Molti di questi bagni riescono anche ad ottenere acqua calda di sorgente e trasformano così il loro bagno in onsen, presentando così alla clientela qualcosa di ancora più prestigioso. La tradizionalità di questi luoghi è oggi difficile da conservare poichè ora sono stati introdotti saune, vasche idromassaggio e anche piccoli scivoli d’acqua per i più giovani o ancora massaggi con il fango, centri fitness, karaoke e ristoranti. Alcune di queste strutture consentono l’uso del costume da bagno e somigliano quasi ad un parco.
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