I giapponesi amano ogni sera immergersi nell’ofuro di casa propria, quasi fosse un rito di purificazione che cancella lo stress accumulato durante la giornata e predispone a una serena notte di sonno. E non c’è niente di meglio che condividere questo rito con altre persone. Il posto giusto per fare un bel bagno caldo (42°C circa!) in compagnia sono le onsen, cioè le terme giapponesi.
Ne esistono principalmente due tipi, quelle al chiuso, in genere le grandi vasche dei bagni publici o quelle private delle ryokan, gli alberghi tradizionali, e quelle all’aperto, chiamate rotemburo, delle stazioni termali. Nel bagno termale si entra completamente nudi, dopo essersi lavati, e in genere ci si copre momentaneamente con un piccolo asciugamani bagnato nell’acqua fredda che, una volta in vasca, si mette sulla fronte per evitare cali di pressione troppo repentini.
Di solito i bagni femminili sono diversi da quelli maschili, ma esistono vasche miste e, soprattutto in località termali situate in paesaggi naturali più selvaggi, è difficile che ci sia una separazione tra i sessi. Poco male: uomini e donne, vecchi e bambini condividono tutti insieme un momento di riappacificazione con il proprio corpo e con la natura senza la minima malizia.
Ci sono località turistiche famose per i bagni termali, come Hakone, nei pressi di Tokyo, ma l’esperienza più piacevole per un giapponese, cosi come per un occidentale che si rechi in Giappone, è immergersi in un rotemburo naturale, magari in montagna. Ancora meglio se d’inverno, con una nevicata che rinfreschi la testa mentre il resto del corpo “cuoce” nell’acqua!
Fonte: Estratto tratto dal libro Rumiko Takahashi – La regina dei manga di Susanna Scrivo, edito da Iacobelli Editore
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***