Sin dagli anni delle scuole Sakae Esuno presenta lavori a varie case editrici senza tuttavia riuscire a debuttare. Dopo diversi anni passati come assistente per altri mangaka, nel 2001 il maestro vince l’undicesima edizione del concorso per nuovi autori organizzato dalla rivista Shonen Ace della Kadogawa Shoten. Nel 2003 è nuovamente lui ad aggiudicarsi il premio con un’opera che la rivista stessa, organizzatrice del concorso, pubblicherà l’anno successivo. Il 2006 però è l’anno di svolta: Sakae Esuno avvia quello che sarà il suo più grande capolavoro: Mirai Nikki.
Durante lo showcase tenutosi al Lucca Comics and Games 2012, grazie anche alle domande dei fan il maestro, mentre disegna dal vivo uno dei suoi personaggi, ci svela parti della sua vita quotidiana e del suo lavoro e di quanto non sia sempre così facile essere dei mangaka.
Il maestro racconta di come è nata l’idea di Mirai Nikki:
Volevo creare qualcosa che potesse stuzzicare l’interesse dei lettori con un mondo anormale e particolare. Tuttavia ho voluto mantenere anche qualcosa di normale e reale come l’uso dei cellulari all’interno della storia in modo da far avvicinare i lettori a questo mondo così particolare e di fantasia e permettere loro di immedesimarsi più facilmente con i protagonisti.
I lettori di Mirai Nikki conoscono il particolare carattere dell’eroina del manga Yuno Gasai, innamorata e morbosamente legata al protagonista; la ragazza ha infatti un’indole particolare e conserva un passato misterioso, perciò alla domanda “Dato il suo carattere, com’è nato il personaggio di Yuno Gasai?” , il maestro risponde:
In ogni storia, che questa ti faccia ridere, piangere, commuovere, la storia ha sempre una sua eroina che sta vicino al protagonista e lo accompagna nelle sue avventure. Nel crearla ho voluto darle un carattere particolare, in modo tale anche che il lettore nel leggerla potesse non subito comprendere se fosse realmente un’amica, anche se ossessionata, oppure una nemica dal misterioso passato. Ho voluto creare un pò di suspance.
Poi il maestro spiega il motivo di un finale di anime diverso rispetto a quanto narrato nel manga. Poichè in Italia i volumi pubblicati sono meno rispetto a quelli già pubblicati in Giappone, per non dare troppe anticipazioni o rovinare la sorpresa ai lettori, afferma solo che il finale dell’anime è stato scelto dalla regia di animazione che ha volutamente lasciato un finale aperto, permettendo quindi al pubblico di immaginare un eventuale realizzazione di un continuo in base allo svolgimento dell’opera cartacea.
Successivamente, in risposta alla domanda di un fan in pubblico, ha per il momento escluso la possibilità di una versione anime per Mirai Nikki Paradox e Mirai Nikki Mosaic.
Durante l’incontro la casa editrice Star Comics ha poi confermato la pubblicazione di una nuova opera del sensei Sakae Esuno, dal titolo Big Order che verrà rilasciata nel 2013; in quest’occasione il sensei da qualche anticipazione circa la trama e la struttura della sua nuova opera. Alla domanda poi del pubblico, Qual è, tra i suoi personaggi, il suo preferito?, il maestro risponde:
E’ difficile, anzi non si può rispondere. Voi siete un pubblico giovane ma immaginate di essere genitori e di avere, per esempio, tre figli. Come rispondereste se qualcuno vi chiedesse qual è il vostro figlio preferito? E’ una scelta che non si può fare perchè come si amano tutti i propri figli indistintamente io amo tutti i miei personaggi in ugual modo. Tuttavia per rispondere alla domanda, non che sia il mio preferito per carattere, ma diciamo che mi sono molto divertito a disegnare Minene.
Quando viene poi chiesto allora se c’è una qualche altra opera che ha letto e ha gradito di altri autori, il maestro afferma che il suo idolo rimane il maestro Osamu Tezuka e tra le numerosissime opere del maestro Tezuka, quella che più di tutti Esuno-sensei ha amato è Black Jack
. A questo proposito il sensei racconta un aneddoto della sua vita:
Come ormai molti di voi sanno, in Giappone per andare alla scuola superiore, sin dalle medie si devono superare degli esami; per fare ciò si frequentano, oltre alla scuola, anche dei corsi di recupero e di preparazione. Io dovevo andare in uno di questi e quando uscivo di casa dicevo di andare a lezione ma in realtà non ci andavo ma mi recavo da altre parti leggendo i fumetti di Osamu Tezuka
. Non mi pento di averlo fatto!
Poi aggiunge:
Ancora li però non avevo deciso di diventare mangaka da grande però il maestro Tezuka ha contribuito molto nella mia scelta.”
Oltre a Mirai Nikki e a Big Order, c’è qualche altra opera o idea a cui il sensei vorrebbe dedicarsi o ha in mente di portare avanti?
Prima di Mirai Nikki avevo preparato delle storie autoconclusive che poi ho accantonato per via di Mirai Nikki la cui storia è molto più lunga. Tuttavia mi piacerebbe riprendere quelle storie brevi autoconclusive e magari realizzarle in modo tale che siano collegate tra loro.
Oltre a Tezuka, ci sono altri autori, magari anche contemporanei, che lo hanno particolarmente impressionato?
Quello che per primo mi viene in mente più che un manga o un mangaka, è un regista. Sono fan di Hideaki Anno, il regista dell’anime Evangelion
. A questo proposito, sappiate che il 17 di questo mese, in Giappone, verrà proiettato il nuovo capitolo di Evangelion
che aspetto di vedere.
In Mirai Nikki c’è un personaggio che rispecchia la sua personalità?
“Si c’è. Yukiteru. Sono praticamente io. Infatti quando ho ideato all’inizio Mirai Nikki, hoi ripensato al me stesso di quando andavo alle scuole medie. Mi sono ricordato di quando ero piccolo e di quante stupidaggini facevo e mi sono ispirato a quel me stesso per creare questo personaggio.
Passando al lato tecnico e al lavoro di fumettista, il pubblico poi incuriosito dai materiali usati dal maestro, chiede: Che tipo di matite o accessori usa e su cosa basa la sua scelta di una matita rispetto ad un’altra?
Quando sono stato in visita negli stand al Japan Palace, ho visto che c’erano esposti in vendita tutti i materiali che io uso quando lavoro. In questo momento sto utilizzando un liner della Staedler ma solitamente uso i liner della Copic che sono molto più semplici e facili da utilizzare. Per quanto riguarda la matita, adesso ho una semplice matita ma di solito per lavorare uso il Portamine. Uso la HB per la morbidezza.
L’argomento poi cambia e si inizia parlare di tecnica digitale. Quando al sensei Esuno viene chiesto come mai non utilizzi il sistema digitale per realizzare le sue tavole piuttosto che il sistema tradizionale, dati i ristretti tempi di consegna, il maestro risponde che, a suo parere, non si risparmia così tanto tempo come spesso si crede. Ci sono delle cose che richiedono comunque tempo e grande dedizione, sia che sia fatto con metodo tradizionale che con metodo digitale, quindi, almeno per lui, non cambia molto. Detto questo si passa nuovamente alla vita privata del sensei con le domande:
Prendendo spunto da quella che è la vicenda di Mirai Nikki, ha mai scritto il sensei stesso un diario?
No, non l’ho mai fatto. Per mio carattere, non sono abbastanza costante da tenere un diario, quindi anche avessi voluto iniziare a scriverne uno, avrei smesso dopo poco tempo.
Com’è la giornata tipica del maestro?
Bene. Ci sono due tipi di giornate. Ci sono giornate in cui devo pensare alla storia e altre giornate in cui disegno. Nelle giornate in cui penso alla storia, ho in mente la data di consegna della storia e quindi ho solo la trama a cui pensare.
Nelle giornate in cui invece devo disegnare, innanzitutto la mattina mi alzo alle 8. Dalle 8 sino ad ora di pranzo organizzo tutto il lavoro, mio e degli assistenti a cui dico cosa devono fare e su cosa devono lavorare. Nel frattempo però io stesso disegno tutta la mattinata. Stessa cosa per il resto della giornata, in cui si continua a disegnare sino alle 6, ora in cui si cena. Subito dopo cena si riprende a disegnare. Vado a dormire verso mezzanotte.
Quindi apparte i momenti in cui mangio, sia a pranzo che a cena, poi per il resto disegno sempre. Ho tre assistenti e anche loro disegnano sin dalle 8 del mattino a casa mia. Possono terminare a mezzanotte mentre io, molto spesso continuo a lavorare per tutta la notte. Poi mi rialzo di nuovo alle 8, anche se con un pò di sonno.
Capita di soffrire la stanchezza mentre disegno però poi posso riposare un paio di giorni dopo la consegna.
Quale consiglio darebbe a chiunque voglia intraprendere questa strada e diventare mangaka?
Prima di ogni cosa bisogna credere in se stessi. Avere fiducia in se stessi. Sono stato al Japan Palace prima: io ho frequentato una scuola specializzata per manga e devo dire che il livello dei lavori esposti al Japan Palace che ho visto prima dei giovani disegnatori italiani sono davvero di un livello molto molto alto.
Ad ogni modo, per essere e continuare ad essere un professionista è una via molto faticosa. Come ho detto prima, la cosa importante è credere in se stessi, arrivare quasi a credere “di essere i migliori” perchè ciò vi servirà quando sarete professionisti e spesso vi ritroverete ad affrontare momenti in cui riceverete rifiuti e tanti “no”. Quando ciò accadrà non arrendetevi, quando vi diranno no o vi rifiuteranno non arrendetevi e non scoraggiatevi se riceverete opinioni o commenti negativi. Continuate, continuate sempre, avendo fiducia in voi stessi!
Riprese video dell’intero ShowCase effettuate da Sakura per Sakura Magazine
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese queste note, i nomi degli autori ed il link http://sakuramagazine.com