E’ vero che il Giappone è uno tra i paesi più efficienti al mondo per il trasporto pubblico che è davvero frequente anche per i giapponesi stessi affidarsi ad essi piuttosto che guidare un’automobile (addirittura c’è chi nemmeno prende la patente perché trova più comodo utilizzare i mezzi pubblici, dagli autobus ai treni alle metropolitane).
Per i più curiosi però, sappiate che il Giappone ha accordi bilaterali con più di 20 Paesi stranieri inclusa l’Austria, l’Australia, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia ma anche Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Norvegia, Slovenia, Portogallo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Sud Corea, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan e Regno Unito.
Tali accordi permettono ai cittadini dei paesi prima citati di ottenere facilmente una licenza di guida giapponese. Se un cittadino di questi paesi stranieri possiede già nel proprio Paese una patente di guida può ottenere la corrispettiva licenza giapponese senza dover sostenere alcun esame scritto o pratico.
Basta andare all’apposito ufficio (scuola guida o motorizzazione) con una traduzione ufficiale della vostra patente ottenibile tramite la Japan Automobile Federation, il vostro passaporto e una prova che attesti che avete posseduto regolarmente una patente valida per almeno gli ultimi tre mesi nel vostro Paese di partenza prima di giungere in Giappone. A questo punto poi vi basterà la solita visita e il giorno stesso potrebbe esservi rilasciata la nuova patente.
E se chi richiede una patente giapponese è un cittadino che invece viene da un Paese che non ha alcun accordo bilaterale con il Giappone?
In casi in cui il cittadino venga da Paesi come la Cina o il Brasile o altri con cui non esiste alcun accordo in merito, può comunque ottenere una licenza di guida ma solo dopo aver superato l’esame scritto e pratico; ciò potrebbe dunque richiedere vari tentativi e quindi tempo in più di attesa.
IDP: International Driving Permissions
I cittadini stranieri possono inoltre guidare in Giappone usufruendo di un permesso speciale chiamato IDP.
L‘IDP, ovvero International Driving Permissions, è un permesso speciale che permette ad un cittadino straniero di guidare in Giappone per massimo un anno. Una volta scaduto però non è più possibile guidare con questo permesso a meno che il cittadino straniero non ritorni nel suo Paese per almeno tre mesi consecutivi; dopo è possibile richiederlo nuovamente.
I permessi IDP non sono rilasciati in Giappone ma dovrebbero essere ottenuti nel proprio Paese di provenienza prima di partire. Il Giappone riconosce il permesso emesso da un gran numero di Paesi grazie alla Convenzione di Ginevra del 1949 ma deve essere cura del cittadino procurarselo all’Associazione Nazionale degli Automobilisti apposita o qualsivoglia sia l’ente predisposto nel proprio Paese, pagando una piccola tassa.
Paesi che non rilasciano questi permessi speciali perché non hanno preso parte alla Convenzione di Ginevra, offrono comunque altri accordi che permettono ai guidatori di tali Paesi di poter guidare in Giappone almeno per un anno usando solo la traduzione della propria patente, ottenibile presso la Japan Automobile Federation oppure rivolgendosi ad un consolato o ambasciata del proprio Paese.
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