“Sono stato completamente colto di sorpresa. E’ qualcosa che non mi aspettavo altrimenti mi sarei lavato i capelli”. E’ così che Kazuo Ishiguro, ridendo, ha commentato la notizia del premio nobel ricevuto. “E’ stato tutto un caos. Il mio agente mi ha telefonato dicendomi che avevano annunciato me come vincitore del Premio Nobel, però, girano talmente tante notizie false al giorno d’oggi che è difficile capire a cosa o a chi credere quindi in un primo momento non ci ho creduto, fino a quando non ho visto la fila di giornalisti davanti la porta di casa mia!”.
Kazuo Ishiguro è nato l’8 novembre 1954 nella città di Nagasaki in Giappone. Figlio di un fisico oceanografo, nel 1960 si trasferisce con la famiglia in Inghilterra dove il padre continua le sue ricerche al National Institute of Oceanography; doveva essere una breve permanenza ma finiscono per rimanere e stabilirsi in Inghilterra dove Ishiguro prosegue e completa i suoi studi. Nel 1974 inizia a studiare alla University of Kent in Canterbury, laureandosi con lode nel 1978 in Inglese e Filosofia. Dopo un primo anno trascorso a scrivere romanzi, torna a studiare alla University of East Anglia dove ottiene un Master in Scrittura Creativa nel 1980: la sua tesi diventerà la sua prima novella pubblicata nel 1982 dal titolo A Pale View of Hills (Un Pallido Orizzonte di Colline). Nello stesso anno diventa ufficialmente cittadino britannico.
“E’ un magnifico e grande onore, soprattutto perché questo significa che sono sulle orme dei più grandi autori che sono vissuti in passato. Il mondo sta vivendo un periodo davvero incerto e difficile e mi auguro che tutti i Premi Nobel possano rappresentare una forza e una risorsa per fare cose positive nel mondo. Sarò commosso e lieto se potessi in qualche modo far parte di questo clima contribuendo a creare un’atmosfera positiva come questa in un momento mondiale così particolare”.
Questo è quanto affermato al suo discorso di ringraziamento per il prezioso premio ricevuto, senza eppure nascondere quell’umiltà che solitamente contraddistingue i giapponesi:
“Confesso che una parte di me si sente quasi come una sorta di “truffatore”; mi sento un poco a disagio nell’essere riuscito ad ottenere questo premio ancor prima di altri scrittori ancora attivi, penso ad esempio a Haruki Murakami, Salman Rushdie, Margaret Atwood, Cormac MaCarthy. Una parte di me in un primo momento si è sentita un po’ troppo giovane per vincere qualcosa di simile ma poi improvvisamente ho realizzato che in realtà ho 62 anni e quindi suppongo che l’età possa invece essere proprio quella giusta!”
Ishiguro è oggi considerato tra gli scrittori che, pur non essendo di madrelingua inglese, ha rinnovato con i suoi romanzi la letteratura britannica. Scrive in inglese e i suoi libri sono stati tradotti in più di 40 lingue. Tra i più famosi, pubblicati in Italia dalla Einaudi, abbiamo “Quel che resta del giorno”, titolo che ha vinto il Booker Prize, il più importante premio letterario britannico, da cui è stato anche tratto l’omonimo film diretto da James Ivory e interpretato da Anthony Hopkins ed Emma Thomson. Un altro titolo è “Non Lasciarmi” da cui un è stato tratto un altro film con lo stesso titolo diretto da Mark Romanek ed interpretato da Carey Mulligan, Andrew Garfield e Keira Knightly.
Ma ancora, tra i suoi romanzi più celebri, pubblicati in Italia, abbiamo:
- Non lasciarmi
- Quel che resta del giorno
- Il gigante sepolto
- Un pallido orizzonte di colline
- Gli inconsolabili
- Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo
- Un artista del mondo fluttuante
- Un artista del mondo effimero
- Quando eravamo orfani
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