Vi presento la seconda e ultima parte dell’intervista fatta a Toru Fujisawa, autore di GTO – Great Onegai Teacher.
VOGLIO IMPARARE QUESTA TECNICA!!
Le particolari caratteristiche dei tuoi lavori sono soprattutto: linee chiare e spesse e vivaci composizioni, con immagini molto forti estese addirittura in due pagine. I tuoi personaggi hanno inoltre occhi lucenti e brillanti che affascinano sicuramente il lettore. Quando tu disegni un personaggio, qual è la parte su cui presti maggiore attenzione?
Il modo in cui viene realizzato un volto è molto importante. Io presto molta attenzione a come realizzo le espressioni facciali e cerco di farle nel miglior modo possibile. Nelle marionette del Bunrako, ad esempio, basta un solo piccolo spostamento delle sopracciglia per cambiare l’intera espressione del burattino. Questo è fantastico. Anche un qualsiasi oggetto all’apparenza così insignificante ha un grande potere, per questo motivo nei manga io presto tutta l’attenzione possibile quando disegno le sopracciglia e l’espressione del viso.
Alcuni artisti sono soliti correggere i loro primi schizzi molte volte. Anche tu lo fai?
Si, mentre lavoro correggo molte volte. Anche dopo aver inchiostrato, continuo ancora a correggere, anche quando faccio i dettagli a penna, soprattutto i particolari delle espressioni del viso. Penso che sia assolutamente importante continuare sempre a disegnare sino a quando non si è veramente soddisfatti. Come prima cosa è più importante essere soddisfatti del proprio lavoro; essere soddisfatti del proprio lavoro deve essere per un artista manga più importante anche dello stesso giorno della scadenza e della consegna del lavoro.
Ho sentito di persone che una volta visti i tuoi lavori ne rimangono sbalorditi, anche se intorno alla bocca ci sono circa cinque strati di correttore. Guardando poi il risultato finale è difficile da credere. La cosa incredibile dei tuoi lavori è che basta passare da un frame all’altro per vedere i tuoi protagonisi cambiare completamente espressione.
E’ l’impatto. Io cerco solo di sistemare vignette e frame in modo tale che sorprenda improvvisamente il lettore. Forse si potrebbe definire “normale scorrere delle immagini”. Se ci sono scene con una lunga prospettiva nella quale ci sono molte persone, cerco di pensare al tipo di immagine che dovrebbe seguire (intensa? Avrà impatto sul lettore?), se invece c’è un primo piano o solo il viso, allora tu non sai dove si trova il personaggio; insomma penso constantemente a tutte queste cose mentre disegno.
Proprio per questo motivo, il tuo lavoro sembra molto “cinematografico”, ancora più di un reale film al cinema.
Questo perchè il ritmo e il susseguirsi delle vicende è veloce, no? Il tempo è difficile da realizzare; se ad esempio lo realizzi eccessivamente veloce poi rischi che il lettore non sia più capace di seguire. La cosa veramente importante è creare “suspance”. Realizzo le scene in maniera lenta aggiungendo un pò di tensione e poi dopo sembra che il lavoro vada avanti un pò più velocemente in modo che l’impressione che ne viene fuori è che tutto fluisce più rapidamente. E’ un concetto un pò difficile che si può riuscire a realizzare e a capire solo con la pratica.
Quando hai sviluppato questa abilità?
Ho cominciato a capire quanto sia veramente importante la composizione dalla seconda parte di “Shonan Pure Love Gang” in poi. Le mie energie era state usate fino ad allora maggiormente per i personaggi e la storia, quando poi però ho cominciato ad aggiungere un pò di tensione alle scene, il mio lavoro ha cominciato gradualmente a diventare sempre più facile da leggere.
LA COSA PIU’ IMPORTANTE E’ DISEGNARE CON COSTANZA
La solita espressione gentile di un’artista manga molto spesso si trasforma in smorfie non appena questo entra nel suo studio. Anche per te è così?
Bè, se la data di consegna è vicina, non posso fare altro che essere serio. (ride) Riesco a disegnare meglio se sono rilassato, no? Se sono troppo teso, lavorare diventa difficile, soprattutto se devi realizzare scene buffe. Se tu sei rilassato e ti diverti mentre disegni anche il personaggio che ne viene fuori sarà ottimo; ovviamente il risultato sarà l’opposto se mentre disegni una scena buffa o divertente tu sei teso o nervoso. Alla fine penso che tutto poi dipenda anche dal tema e dal contenuto del lavoro che si deve realizzare.
Quali sono le cose a cui tu, come mangaka, presti attenzione, nella vita di tutti i giorni?
Bene, ad esempio le cose come andare al bar, guardare la TV e i film. Il mio metodo è usare qualsiasi cosa sia “disponibile” nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, prendi il modo in cui noi stiamo parlando adesso, ciò che può essere usato io lo userò. Se trovo qualcosa che può essere anche vagamente interessante, la memorizzo nella mia testa e in un secondo momento la uso.
Esempio: se devo disegnare un personaggio che sta fumando, quando disegnerò, userò un modo particolare per far tenere al mio personaggio la sigaretta. Ci sono molti modi differenti per tenere in mano una sigaretta, ci sono molti modi per fumare, ad esempio ci sono persone che parlano lasciando penzolare la sigaretta tra le labbra, altri invece che hanno un fare un pò spavaldo mentre fumano. Questa diventa poi una caratteristica del personaggio, io semplicemente tengo a mente quello che vedo e memorizzo.
Anche il diverso modo di parlare delle persone, quando ad esempio sei in treno, dovresti provare ad ascoltare le persone. E’ importante sapersi guardare intorno; attorno a te trovi sempre qualcosa che attira la tua attenzione, e se attira la tua attenzione vuol dire che è qualcosa che sicuramente puoi usare dopo nel tuo lavoro. Se riesci a mettere in risalto un particolare, all’apparenza insignificante, poi questo può diventare, una vera e propria caratteristica. Tuttavia però, questo non significa che ogni cosa di quello che ci circonda sia “utilizzabile” poi. Non è necessario usare tutto ma una parte si. Ad esempio, mentre io sto parlando in questo momento, tu continui a fare cenni con il capo, no?
Tendi ad inclinare la testa a volte a destra e altre volte a sinistra quando fai cenni o pieghi la testa; bene, come vedi, questa è una tua particolare caratteristica, che io ora memorizzo e conservo per poterla poi applicare quando io lavoro.
Puoi mandare un messaggio a tutte quelle persone che disegnano manga, soprattutto a tutti quelli che desiderano diventare mangaka?
Parlando in generale, penso che la cosa più importante, che consiglio, è disegnare tanto. Se non si disegna non si può diventare bravi disegnatori, no? E’ come uno che vuole correre la maratona senza mai volersi allenare: è chiaro che non ce la farà mai. Allenarsi ed esercitarsi è la cosa più importante, quindi se tu vuoi realizzare dei bei disegni, se tu vuoi veramente disegnare manga allora la prima cosa che devi fare è principalmente disegnare. Questa penso sia la cosa che più conta.
Mostra questo alle persone che ti circondando e se loro ti diranno “questo si che è interessante” allora prendilo come un incentivo ad applicarti di più ma, ad ogni modo disegnare davvero tanto è la cosa principale a cui tu dovresti badare maggiormente.
Molte persone dicono che un disegnatore di manga non sarà mai bravo abbastanza a meno che non sia bravo già sin da piccolo e inizi a disegnare già alle elementari.
Questo non è vero. Nel mondo dei manga, ci sono molti stili differenti. Il fatto è che quando tu sei giovane forse riesci ad applicarti di più al disegno e ti riesce meglio “immergerti” in questo mondo. Quando invece si diventa adulti, molto spesso non si ascoltano più le opinioni degli altri, non ci si guarda attorno e si tende a diventare meno flessibili finendo poi dopo per rimpiangere quella mancanza di flessibilità che avevi da piccolo. Però suppongo che se qualcuno riesce a mantenere quella flessibilità anche da adulto allora molto probabilmente credo che questo qualcuno sarà in grado di disegnare per sempre.
Questo è un chiaro messaggio che dice quindi che l’età non conta però va bene cominciare anche a 35 anni?
Artisti che “sbocciano” in “tarda età” ce ne sono. Realizzare un manga non è solo realizzare belle immagini e basta. E’ importante la storia, che rispecchia sempre quello che una persona ha visto e provato nella propria vita. Loro, anche se cominciano in tarda età, hanno però accumulato preziose esperienze di vita, e questo è davvero interessante. In questo senso penso che chiunque possa essere capace di creare manga.
Intervista tratta dal libro Draw Your Own Manga – All The Basics
Traduzione: Sakura Miko
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- G.T.O. La banda del amore puro di Shonan (Shonan Jun’Ai Gumi). Box 5. Vol. 13-15
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