Autore premiatissimo, Taiyo Matsumoto riparte dall’infanzia. La sua. Tra sogni e traumi. Ma con una convinzione: “Da adulti il nostro cervello si fa duro come una pietra”.
Per capire l’adolescenza e le sue inquietudini bisogna entrare nel mondo del cinquantenne Taiyo Matsumoto. Già autore di due manga popolari e premiatissimi come Tekkonkrikket e Sunny, eccolo di nuovo sul tema Go Go Monster, realizzato tra i due nel 2000 e ora in Italia (Edizioni J-Pop).
“In Tekkonkrikket ho raccontato i sogni che avevo da bambino, in Sunny i ricordi della mia infanzia. Diciamo che per il 70 per cento è esperienza vissuta” ha detto al Venerdì in un’intervista a Lucca Comics. Rispetto agli altri due lavori Go Go Monster ha la particolarità di non essere stata prima pubblicata a puntate su rivista (“non avere le reazioni dei lettori nel corso della lavorazione mi ha creato tante paure”).
La paura è concreta, si avverte nelle pagine di tutto il libro. Ma si trasforma nella tensione magica dei suoi personaggi che, bambini, si trovano di fronte al mistero della vita, che è impossibile avvertire da grandi.
“Quando si diventa adulti, gli organi si sciolgono in una pappa e il cervello diventa duro come una pietra” dice uno dei protagonisti. Solo alcuni bambini si accorgono che il quarto piano della scuola elementare (il cui accesso è vietato) è la sede di creature soprannaturali. Sono Yuki Tachibana e il suo compagno di banco Makoto Suzuki, ovviamente vittime di continue prese in giro, e un ragazzo dal nome enigmatico IO, che indossa sempre una scatola sopra la testa.
“La mia infanzia è stata molto difficile. Ho vissuto in una casa famiglia per sei anni, con difficoltà enormi. Credevo di non farcela. Credevo di morire. Però nella mia opera ho cercato sempre di raccontare le difficoltà dei miei personaggi con positività, offrendo vie di salvezza”.
La salvezza per il piccolo Matsumoto è stata il disegno. Quel disegno ora così particolare perché influenzato dal fumetto europeo: da Moebius, da Bilal. “Quando ero giovane pensavo di poter scrivere mana innovativi ed ero molto sicuro di me. Adesso che sono diventato un autore popolare e posso lavorare liberamente non sento mai di essere libero. Ho troppa paura di deludere i miei lettori. Anche questo è diventare adulti”.
Fonte: Articolo scritto da Luca Raffaelli per Il Venerdì di Repubblica 9 agosto 2019.
Opere di Taiyo Matsumoto:
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