Sviluppare una certa maestria con le espressioni ipotetiche
Una delle più grandi frustrazioni che uno studente sperimenta nelle sue prime fasi di studio è quando scopre quanto non conoscere una determinata costruzione o modo di esprimersi restringa incredibilmente la propria capacità di parlare riguardo un determinato fatto.
Si diventa presto maestri del modo indicativo e con questo è facile parlare con sicurezza di ciò che è stato, di ciò che è o che sarà in futuro, però si è del tutto incapaci di parlare liberamente di ciò che invece è possibile che sia, che potrebbe essere o che magari dovrebbe.
Per gioire a pieno del piacere di parlare giapponese in modo sciolto e naturale dovete acquisire l’abilità di inventare e immaginare, “fuggendo dalla prigione del solo fatto reale”, il più presto possibile. Non dovete permettere all’ignoranza di qualche costrutto apparentemente difficile di impedirvi di esercitarvi e mettere alla prova la vostra immaginazione.
Il linguaggio delle “ipotesi” è un po’ più difficile del linguaggio del “reale”. Però in realtà le affermazioni ipotetiche sembrano spesso difficili solamente perché sono costituite da una frase formata da due lunghe parti: Se X è….. allora Y è….
Spesso gli insegnanti ritengono non sia necessario far esercitare gli studenti che sono ad un livello abbastanza avanzato da affrontare i costrutti ipotetici in modo assiduo e continuo come invece fanno esercitare i principianti sull’indicativo, finendo però per fallire nel far comprendere bene agli studenti di livello più alto le forme ipotetiche.
Gli studenti sentono poi dunque una sorta di muto senso di colpa nel non saper bene e in modo appropriato le forme ipotetiche: si finisce per essere vaghi, inconcludenti e indefiniti sulle frasi ipotetiche come esse stesse poi alla fine sono, cioè vaghe, inconcludenti e indefinite!
Però credo che chiunque possa acquisire la giusta maestria con il linguaggio delle ipotesi…. SE davvero uno lo vuole!
Ipotizzare in giapponese non è difficile: c’è bisogno di molta pratica ed esercizio e una chiara comprensione di quale sia l’equivalente giapponese ipotetico di quella che è l’ipotetica frase espressa nella vostra lingua.
Tratto dal libro 13 Secrets for Speaking Fluent Japanese
Traduzione: Sakura Miko
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