I ritmi della vita quotidiana in Giappone risultano scanditi da diversi impegni a seconda della società, del sesso e del ceto sociale a cui si appartiene […].
Rispetto al passato, oggi il numero delle donne che lavorano sta aumentando anche in Giappone ma una buona percentuale di esse si dedica ancora a tempo pieno alla cura della casa, all’educazione dei figli e anche all’assistenza dei genitori anziani (propri o del marito), che alle volte – e se lo spazio dell’abitazione lo consente – vivono in casa di un figlio sposato insieme alla nuova famiglia.
Il numero di famiglie trigenerazionali costituiva, alla fine degli anni Novanta, il 12% delle famiglie giapponesi. La figura del nonno, e dell’anziano in genere, è molto importante, dato il rispetto che il popolo giapponese ha da sempre attribuito all’esperienza delle persone più grandi o di grado superiore, i cosiddetti senpai […]
I divorzi sono molto meno comuni rispetto ai Paesi occidentali. Per il resto, però, le trasformazioni che riguardano la famiglia sono simili a quelle che stiamo vivendo in Italia: ci sono sempre più famiglie con figli unici o al più con due figli, i padri sono maggiormente presenti e ci tengono a occuparsi dei propri bambini, l’età media della popolazione cresce e con essa il numero di anziani che vivono da soli, mentre i giovani si sposano più tardi e molti preferiscono dapprima affermarsi in campo lavorativo e poi costruirsi una famiglia. […]
Un discorso a parte va fatto per la Famiglia Imperiale, simbolo dello Stato e dell’unità del popolo e priva di poteri governativi. L’etichetta che devono rispettare i suoi membri è molto rigida, come per la maggior parte delle dinastie reali esistenti nel mondo. Il Giappone è molto fiero della sua famiglia imperiale, che costituisce la più antica dinastia ininterrotta del mondo.
Oggigiorno i matrimoni avvengono per lo più per amore, ma a tutt’oggi vige, specie in seno alle famiglie più tradizionali dei ceti sociali più alti, la pratica dei “mi-ai”, incontri combinati a scopo matrimoniale: le famiglie combinano incontri, a volte facendo scegliere il compagno da un catalogo di disponibili pretendenti, a volte mettendosi d’accordo direttamente con i genitori dell’aspirante promesso/a sposo/a. A questi incontri partecipano gli interessati con i rispettivi genitori e l’eventuale intermediario, un parente o un amico di entrambe le famiglie. Gli incontri avvengono di solito in lussuose strutture in stile tradizionale o in importanti alberghi occidentali che mettono a disposizione apposite sale.
Le cerimonie matrimoniali possono avvenire in diversi modi: secondo il rito shintoista, in un tempio o in un albergo, indossando dei kimono tradizionali, oppure in chiesa secondo il rito cristiano, se la sposa preferisce indossare un abito bianco di foggia occidentale: la scelta di una cerimonia dipende raramente dalle reali credenze e si basa piuttosto su criteri estetici, convenzionali o tradizionali, o puramente pratici.
Tratto dal libro Con gli occhi a mandorla. Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti di Roberta Ponticiello e Susanna Scrivo
Per chi volesse saperne di più sulla cultura giapponese, usi e costumi di questo luogo così affascinante e dalle mille sfaccettature vi consiglio:
- Kojiki. Un racconto di antichi eventi
- La Mente Giapponese
- Culture del Giappone contemporaneo. Manga, anime, videogiochi, arti visive, cinema, letteratura, teatro, architettura
- Kawaii Art di Valentina Testa
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