Dopo aver dunque compreso nella prima parte di questa serie di “etimologici” articoli come sono nati i kanji e come si sono evoluti nei secoli e, dopo aver visto un primo gruppo, proseguiamo ora a scoprire l’origine di qualche altro ideogramma, non solo tra i più comuni ma anche meno usati:
Lettura Kun: non c’è
Lettura On: グ ン (Gun)
Lettura Kun: い く さ (Ikusa)
Il carattere in cinese viene pronunciato Jūn che poi secondo lettura On in giapponese diventa Gun e significa Armata/Esercito. Il pittogramma o disegno da cui deriva il kanji rappresenta al centro un carro da guerra con attorno una palizzata. Questo perchè nella Cina antica i carri da guerra erano il principale mezzo bellico e quando gli eserciti dovevano interrompere la loro marcia per accamparsi erano soliti circondare i carri con muri o palizzate per proteggerli. Da questa raffigurazione, ne deriva appunto il kanji odierno come lo conosciamo.
Lettura On: チ (Chi)
Lettura Kun: し る (Shiru)
Questo kanji significa Sapere. La sua lettura On è Chi mentre quella Kun è Shiru. Raffigura a sinistra una freccia e a destra una bocca: secondo gli antichi cinesi, ciò che una persona sa bene è qualcosa che può essere detta con facilità, velocemente, con sicurezza e precisione, esattamente come se fosse una freccia scoccata.
Lettura On: セ イ, シ ョ ウ (Sei, Shou)
Lettura Kun: こ え (Koe)
E’ un kanji che nasce dall’intersezione di diverse rappresentazioni che poi convergono in un unico pittogramma. Il kanji di Koe vuol dire Voce, ma deriva dall’idea cinese che invece significa Suono. Il disegno rappresenta una sorta di campana con una mano che impugna una batacchio, una bocca e un orecchio al centro. E’ un modo per dire che tutto quello che entra nell’orecchio, come musica o le parole, sono tutti suoni.
Lettura On: コ ウ (Kou)
Lettura Kun: ひ か る, ひ か り (Hikaru, Hikari)
Questo è il kanji di Hikari e significa Luce. Il pittogramma rappresenta infatti una persona inginocchiata e su di lui tiene un fuoco che illumina la scena. Il disegno rappresenta l’importanza del fuoco, non solo usato per la cottura dei cibi anticamente ma anche per portare luce all’umanità.
Lettura On: ト ウ (Tou)
Lettura Kun: ひ が し (Higashi)
Questo è il kanji che in giapponese viene letto, secondo lettura On, Tou, mentre secondo lettura Kun, Higashi e significa Est. Il disegno iniziale anticamente rappresentava una borsa o sacca chiusa alle estremità. Successivamente proprio per la forma che la sacca aveva, che ricordava una sorta di sole (日) che sorge dietro ad un albero (木), venne preso in prestito la lettura fonetica usata anticamente per indicare la sacca così chiusa per indicare anche il simbolo di est, molto simile nella forma.
Lettura On: セ イ, サ イ (Sei, Sai)
Lettura Kun: に し (Nishi)
Si tratta del kanji che significa Ovest e si legge Nishi secondo lettura Kun e Sei o Sai secondo lettura On. In origine rappresentava solo un nido, poi per aiutare a rendere il significato più comprensibile fu aggiunto anche la raffigurazione di un uccello. Ciò significa che quando il sole tramonta a ovest, gli uccelli fanno ritorno al loro nido.
Articolo scritto in collaborazione con Alex Agostini
Fonte Consultata per l’elaborazione dell’articolo: Picture Chinese Characters: Finding Art, History, and Logic in Written Chinese
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