折り入ってお願いがございます
Ori-tte onegai ga gozaimasu
Ho un grande favore da chiederti
La prima parte di questa espressione, Ori-tte (letteralmente “seriamente“), è quella con maggiore impatto perché già da sola intende chiedere all’interlocutore di avvicinarsi per ascoltare attentamente la cosa importantissima che avete in mente e volete comunicargli.
Per questo motivo, dunque, dovreste prestare attenzione a usare questa espressione con una certa discrezione se non volete fare la stessa fine del ragazzino della favoletta che gridava piangendo al finto lupo in arrivo.
Questa è una frase che va riservata per occasioni di seria necessità, quindi non va tirata fuori ogni volta che vi frulla in mente di fare qualcosa e di chiedere. Quando iniziate una frase con queste parole, ricordate di aspettarvi subito che l’altra persona venga dritta da voi e vi presti la massima quanto seria attenzione.
Un’altra espressione simile e utile per occasioni di questo genere è:
ほかにお願いできる方もございますので
Hoka ni onegai dekiru kata mo gozaimasu no de
Sei l’unica persona a cui posso chiederlo
Quello che questa frase dice non è che voi avete una lista di possibili candidati tra cui scegliere e tra questi alla fine lo avete chiesto a “questa persona” ma, al contrario, state dicendo che è proprio soltanto “questa persona” l’unica in grado di aiutarvi con le sue abilità in ciò di cui avete veramente bisogno, quindi dovreste prestare una particolare attenzione e considerazione alla richiesta che così urgentemente desiderate fare.
Un esempio può essere quello di trovarvi in una situazione nella quale dovete disperatamente chiedere aiuto e assistenza e dove è molto probabile che sia una buona idea chiedere a qualcuno più qualificato di coloro a cui siete di solito propensi a chiedere per semplici e ordinari favori e aiuti.
Ad ogni modo, nonostante sia chiaro che le due espressioni avranno sempre un grande impatto sull’altra persona, non è proprio consigliato usarle con qualcuno a cui già dovete un favore da tempo o con qualcuno di cui avete già avuto modo di testare la gentilezza e generosità (se non anche pazienza); le vostre parole, in tal caso, pur formali che possano essere probabilmente saranno accolte con un’espressione di sbuffamento più che con l’attenzione che meritano e che voi sperate di ricevere.
Comunque, in linea generale, nella maggior parte dei casi, la gente tende a riservare l’uso di queste due espressioni per coloro che loro considerano i propri “salvatori” in caso di emergenza, dopo che altri non sono riusciti a darvi il giusto supporto come parenti, insegnanti, mentori o anche capi, e soprattutto li usano quando devono chiedere aiuto per seri problemi di natura personale.
Tratto da libro A Handbook of Common Japanese Phrases
Traduzione: Sakura Miko
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