Quando l’imperatore del Giappone, Hirohito (1901-1989) chiese alla sua gente di accettare la resa incondizionata del Giappone agli Stati Uniti e ai suoi alleati, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, chiese loro di “sopportare l’insopportabile”.
Per gente che era sempre stata del tutto indipendente durante tutta la sua lunga storia come nazione e non aveva mai perso una guerra, la sconfitta e la quasi-totale distruzione che il Giappone soffrì nella Seconda Guerra Mondiale dev’essere stata un’esperienza traumatica di indescrivibili proporzioni.
Nonostante questo però, il popolo giapponese, non solo ha sopportato, ma è anche diventato più forte di prima; nei 20 anni successivi alla guerra infatti non solo i giapponesi hanno recuperato in modo sorprendente ma si sono anche superati rispetto al passato.
Nel decennio successivo alla guerra infatti, i giapponesi sono diventati la seconda più grande economia al mondo, un traguardo senza precedenti che ha sorpreso gli stessi giapponesi, che nonostante lo shock della loro sconfitta, avevano sempre tenuto alta la considerazione di loro stessi.
Ci sono stati molti fattori che hanno contribuito a questa rinascita ad “effetto fenice” del Giappone, rinato dalle “ceneri” della guerra, non per ultimo la massiccia infusione di denaro e tecnologia proveniente dagli Stati Uniti e altri Paesi.
Nonostante questo però la maggior parte del credito appartiene comunque all’indole e al carattere dei giapponesi stessi, e in particolar modo alla loro abilità di saper resistere e sopportare quando si ritrovano ad affrontare ostacoli troppo difficili e che vanno oltre ogni limite.
La richiesta dell’imperatore Hirohito, fatta ai giapponesi, di “sopportare l’insopportabile” potrebbe apparire agli occhi degli occidentali come qualcosa di straordinario, incredibile, come indicativo di un singolo momento accaduto nella storia del Giappone, e come qualcosa che è andata ben oltre la normale esperienza umana.
Però non è del tutto così. “Sopportare l’insopportabile” o andarci molto vicino, è sempre stata una cosa normale, un luogo comune in Giappone, tanto da divenire un concetto istituzionalizzato con il termine “Gamanzuyoi”, che include dentro di se i significati di: “grande sopportazione”, “grande perseveranza” e “grande pazienza”.
Il sistema tradizionale politico e sociale del Giappone, nella quale i diritti del governo di restare al potere per salvaguardare e mantenere la pace prende la precedenza sui diritti umani, ha reso necessario che i giapponesi fossero straordinariamente pazienti, che sviluppassero la capacità di perseverare e resistere contro ogni evento inaspettato soffrendo stoicamente durante.
Gamanzuyoi potrebbe essere considerato il “collante” della cultura tradizionale giapponese, ciò che ha tenuto insieme tutta la società giapponese, che l’ha fatta funzionare e che è stata responsabile dei suoi più grandi sforzi, che questi poi siano andati a buon fine o meno.
Tutte le più famose arti, i mestieri e i rituali estetici del Giappone, come anche il suo ideografico sistema di scrittura, hanno richiesto un’enorme quantità di “Gamanzuyoi”; tutti i traguardi raggiunti e gli obiettivi conseguiti dai samurai e i vari soldati e guerrieri erano tutti basati sul principio del Gamanzuyoi.
Anche nel moderno Giappone, non ci sarebbe alcun sistema di educazione o di lavoro senza questa continua volontà e abilità del giapponese di applicare il principio “Gamanzuyoi”.
E ancora oggi, quando ad un giapponese viene chiesto di fare una lista delle loro caratteristiche più distintive, su quale sia la loro qualità più importante e ammirevole, “Gamanzuyoi” è sicuramente tra i primi in lista.
A poco a poco però i giapponesi stanno oggi cominciando a non poterne più di questo “sopportare l’insopportabile” e sempre più crescente è il numero di voci che dicono di non volerne più sapere di questo “sopportare”.
Nonostante questo però, come qualsiasi altro tratto caratteristico giapponese che fa parte ormai della tradizione e della cultura di un popolo ben radicata, il Gamanzuyoi rimarrà una caratteristica ben distintiva ancora per molto tempo e continuerà ad essere un fattore presente anche in tutte le loro relazioni internazionali.
Persone d’affari e politici stranieri dovrebbero essere avvertiti prima di volersi intraprendere un qualsiasi affare con i giapponesi: qualsiasi sia infatti il successo che vogliano ottenere, può avvenire solo tenendo conto della loro lunga tradizione legata al Gamanzuyoi, e prepararsi dunque di conseguenza.
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