Se si dice la parola “supereroina” vengono in mente protagoniste di comics a stelle e strisce come Elektra, Emma Frost, le X-Girls, le protagoniste di Birds of Prey e altre: personaggi molto interessanti, a cui ormai periodicamente si aggiungono nuovi volti e storie: in realtà questa tendenza è solo degli ultimi decenni, per anni le ragazze nei fumetti americani stavano per lo più a casa ad aspettare il supereroe di turno o si ficcavano nei pasticci per farsi salvare, salvo qualche rara eccezione.
Con molto acume, alla fine degli anni Novanta, Joss Whedon, creatore del serial cult Buffy The Vampire Slayer, che ha influenzato e modificato il ruolo delle ragazze eroine in tv e non solo, indicava tra le sue fonti di ispirazione anche il mondo dei manga e le sue protagoniste, che da molto più tempo combattono e vivono avventure, nonostante il Giappone non sia comunque un Paese e una società dalla parte delle donne.
C’è da dire che, accanto ai noti e protagonisti di tante storie e leggende di samurai uomini, ci furono anche samurai donne, come Tomoe Gozen, che accompagnava il marito sul campo di battaglia distinguendosi per l’abilità con arco e frecce, Nakano e Yuko Takeko, combattenti ancora nel XIX secolo, e le leggende popolari sono piene di donne coraggiose e guerriere, come la dea Amaterasu, la regina sciamana Himiko (proprio quella ripresa da Jeeg robot d’Acciaio come Himika) e l’imperatrice Jingu, vissuta nel III secolo a.C. Tra l’altro, la figura della donna guerriera è una costante di molta cultura popolare dell’Estremo Oriente, basti pensare alla sua presenza nelle storie e film del filone del wuxpian, di cui alcuni esempi sono giunti anche da noi: basti pensare a La tigre e il dragone (2000) di Ang Lee, e che ha ispirato anche Quentin Tarantino per i due film di Kill Bill.
I manga e gli anime giapponesi sono pieni di figure di ragazze e donne guerriere, che nei contesti più vari, dal fantasy allo storico, dal fantascientifico persino all’hentai, vivono avventure in panni a volte sexy, ma pronte a piacere sia al pubblico maschile che femminile. I nomi e i titoli sono tanti, così come i toni: Osamu Tezuka, il papà, anzi ormai il nonno dei manga, crea quello che per molti è il primo shojo della storia, Ribbon no Kishi, noto in Italia come La Principessa Zaffiro, la cui protagonista è una ragazza nata con il cuore di maschio e costretta a travestirsi da uomo in un mondo di fiaba che ricorda Biancaneve e non solo.
Go Nagai riempie i suoi manga ed anime di tante donne e ragazze guerriere, non tutte buone, qualcuna più pasticciona, da Hikaru Venusia di Ufo robot Grendizer (Ufo robot Goldrake) alla piccante Cutie Honey del manga omonimo, senza dimenticare personaggi amatissimi e tragici come il generale Flora di Jeeg Robot d’Acciaio, o più divertenti come Sayaka e Jun di Mazinga Z e Il grande Mazinga, o decisamente hard come Kekko Kamen, capace di rompere vari tipi di schemi.
Leiji Matsumoto dedica grande importanza all’universo femminile nelle sue opere, non tutte le donne da lui create sono guerriere, ma trovano spazio le temibili soldatesse matriarcali Mazoniane e la donna pirata Esmeralda, anche lei ribelle e combattiva.
Ovviamente non si possono dimenticare le tormentate donne guerriere e ribelli di Riyoko Ikeda, a cominciare da Oscar, protagonista di Versailles no Bara (Lady Oscar), con cui l’autrice riprende in mano il romanzo popolare europeo alla Dumas rileggendolo in chiave femminile e femminista.
Rumiko Takahashi, in Uruseiyatsura, meglio noto da noi come Lamù, sceglie di ammantare tutto di grande umorismo, presentando comunque varie sfaccettature dell’universo femminile tra realtà e fantasia, tra la terrestre Ryunosuke, cresciuta come un uomo, e la dea spaziale Benten. Per contro Yumiko Igarashi sceglie di raccontare le vicende di ragazze più femminili con Candy Candy e Georgie, per poi portare in un mondo fantasy con tanto di principessa combattente e omosessuale con La spada di Paros, un suo manga uscito in italiano e da riscoprire per la cura del disegno e anche per la tematica non scontata.
Masami Kurumada non trascura i personaggi femminili, anche guerrieri, ne I cavalieri dello zodiaco, resi poi ancora più affascinanti dal compianto Shingo Araki nell’anime, a cominciare dalla perfida redenta Tisifone, ma del resto il fantasy, non solo nipponico, ha dato e dà largo spazio all’altra metà del cielo, dall’elfa che non disdegna le spade Deedlit della saga di Record of Lodoss War
alle ragazze combattenti di El Hazard, non dimenticando l’universo di supereroine inventato dalle Clamp.
Le Clamp sono infatti capaci di rivisitare la mitologia indù con le sue dee guerriere e mistiche in RG Veda, le storie di maghette con Card Captor Sakura
, che diventerà poi icona combattente in Tsubasa Reservoir Chronicle
, le fiabe con Miyuchi-chan in Wonderland e il fantasy al femminile con Magic Knight Rayearth
, tutte storie incentrate su ragazze e ragazzine tra magia e armi, tra vari immaginari e suggestioni.
Non bisogna dimenticare le guerriere Sailor di Naoko Takeuchi, prototipo di supereroina tra maghetta e combattente, con tanto di doppia identità, mitologia con storie e leggende, legami sentimentali di vario genere, richiami a fiabe e tradizioni, così come non bisogna trascurare le eroine dei film di Hayao Miyazaki, in particolare l’ecologica ma combattiva Nausicaa della Valle del Vento, la protagonista del suo primo lungometraggio di successo.
Molti dicono che l’avvicinamento delle ragazze al mondo dei fumetti in Occidente è arrivato in concomitanza con l’avvento dei manga, capaci di coniugare appeal fisico e storie interessanti e di creare protagoniste in cui identificarsi e capaci di influenzare immaginari e sogni, oltre che nuove figure dei fumetti indigeni dei Paesi in cui sono arrivati i manga. Il tutto in attesa sempre di nuove eroine per nuove generazioni di lettori e lettrici.
Dossier scritto da Elena Romanello per SakuraMagazine
Se volete leggere i libri scritti dalla nostra amica Elena Romanello della collana “I Love Anime” allora vi consiglio:
- Capitan Harlock. Avventure ai confini dell’Universo
- Candy Candy. «Eravamo tutte innamorate di Terence…»
- Sailor Moon. La bella ragazza guerriera
- Il mito di Lady Oscar (Hinomaru)
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