Sistema Gerarchico dei Monasteri e dei Templi
La creazione del sistema delle relazioni fra il monastero centrale e i templi secondari (subordinati) cominciò appena le diverse sette buddhiste furono fondate. Il monastero eretto dal fondatore della setta veniva chiamato hon-ji (monastero primo, originario), oppure hon-zan (il monte primo); si potrebbe forse usare l’espressione “monastero casa madre”. Il monastero originario, poi, con l’aumento dei monaci e per rispondere al desiderio dei fedeli, fondava un’altra comunità e un altro tempio che veniva detto matsu-ji (monastero dipendente), legato al monastero originario. Si tratta di un processo equivalente alla nascita e alla crescita degli ordini monastici e religiosi nel mondo cristiano.
Questo sistema, che datava fino all’avvento del buddhismo, creava una relazione di dipendenza del nuovo monastero dal tempio casa madre, relazione che era molto forte e vincolante, specialmente nel caso delle sette Ikkou-shuu (derivate dal Jodou-shuu) e Nichiren-shuu. Specialmente per quanto riguardava i monto, cioè le associazioni dei fedeli laici del nenbetsu, si era giunti a organizzazioni molto potenti derivanti dall’unione fra i grandi monasteri delle varie sette, i templi a loro affiliati e le scuole (doujo) che istruivano laici e i monto.
Nel 1631, il governo bafuku emise un regolamento che proibiva l’erezione di nuovi templi, e cercava, per quanto possibile, di eliminare quei templi che non fossero necessari. L’anno seguente fu richiesto a tutte le sette di inviare al governo una lista di tutti i templi da loro dipendenti. Una simile ingiunzione fu inviata nuovamente nel 1692. Da questa seconda inchiesta, risultò che la setta Tendai, oltre al primo tempio di Enryakuji, eretto nel 782, ne aveva eretto altri: Hiei-zan orientale e il tempo di Nikkou-zan, portando così a tre i templi maggiori (honzan) della setta all’insaputa del governo centrale (o piuttosto senza consultarlo).
Un processo analogo si era verificato nella setta Joudou, nella quale il tempio Chion-in si era reso indipendente dal Shouren-in. Lo stesso sviluppo si verificò anche nei due rami della setta Zen, cioè il Soutou-shuu e il Rinzai-shuu. Nel Soutou-shuu si costituirono i due honzan: il Soujiji e l‘Eiheiji. Il Soujiji fu fondato originariamente nella località dell’attuale provincia di Ishikawa da Gyouji e poi rifondato nella località dell’odierna città di Yokohama dal monaco Kanzan (1277-1360), il cui nome postumo fu Egen, della setta Rinzai.
L’Eiheiji, anch’esso della corrente Soutou-shuu, fu fondato nel 1243 dal monaco Dougen. Nel Rinzai-shuu tre furono le correnti, ciascuna con i propri honzan: la corrente del monaco Kanzan, il cui honzan era il tempio di Myoushinji eretto a Kyoto nel 1337; la corrente daitoku (con l’omonimo Daitokuji eretto nel 1324), e la corrente gozan (“le cinque montagne”) sviluppatasi in Giappone secondo la tradizione cinese.
Tratto dal libro Storia delle Religioni – Cina- Estremo Oriente
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