Periodo Nara e lo Shinbutsu-Shuugou
Un altro aspetto del buddhismo giapponese che si manifestò in questo periodo, si sviluppò nei secoli seguenti ed esiste tutt’ora, è quello chiamato Shinbutsu-Shuugou (lett. “fusione dello Shintou con il Buddhismo”).
L’esempio più famoso è quello dei dio shintoista Hachiman che fu designato come protettore del tempio buddhista Todaiji di Nara. Gli dei shintoisti potevano quindi essere, e di fatto erano, esseri misericordiosi pronti a intervenire per la salvezza degli esseri umani, che si manifestavano sotto l’aspetto di dei o di altra natura fenomenica nel tempo (suijaku: apparizione, presenza fenomenica), ma, inoltre erano anche, e prima ancora, Buddha o Bodhisattva (honji: natura originale e vera) che conducevano gli esseri senzienti all’illuminazione buddhista.
Grazie a questa dottrina che appunto fu definita honji-suijaku, la rivalità fra buddhismo e shintoismo non arrivò mai, in Giappone, a contrasti aperti, anche se non si può negare che una certa rivalitàci fu e, a volte, la si può notare anche al giorno d’oggi.
Rimane però il fatto che l’idea che i giapponesi avevano della religione non poteva non basarsi sulle concezioni shintoiste. Gli dei shintoisti erano gli antenati sia della casa imperiale sia di tutte le famiglie che costituivano la popolazione giapponese e, quindi, non potevano essere altro che i protettori dei loro discendenti.
In teoria, il buddhismo originario non aveva alcuna connessione con la struttura politica della società, ma, ancora prima di arrivarein Giappone, le relazioni fra il buddhismo (specialmente quello mahayana) e la società non erano più quelle del buddhismo primitivo.
Nel corso dei secoli queste relazioni sono cambiate e questi cambiamenti sono chiaramente descritti in un certo numero di sutra, fra i quali i tre che vennero designati in Giappone come Gokoku-sanbu-kyou, cioè “I tre sutra che contengono la dottrina per la protezione e la prosperità del paese”.
In queste scritture si insegna chiaramente che il sovrano e il popolo, che osserveranno le regole buddhiste, saranno protetti e prospereranno, mentre i re e i popoli che non le osserveranno perderanno, rispettivamente, il trono e la prosperità. Esse sono:
- il Konkoumyou-kyou che insegna che i quattro dei protettori dell’universo proteggeranno il sovrano che osserva la dottrina buddhista e governa onestamenteil suo paese;
- il Nin-ou-gokoku-hannya-haramitsu-kyou che promette un regno prospero e pacifico al sovrano che pratica la sapienza buddhista;
- il Myou-hou-ren-ge-kyou che assicura pace e prosperità a chi segue la dottrina in esso contenuta.
Tratto dal libro Storia delle Religioni – Cina- Estremo Oriente
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