Onuma-sensei sottolineava sempre che per migliorare in qualsiasi cosa occorre praticare costantemente, ma che la pratica, da sola, non basta. Dobbiamo anche essere ispirati e mantenere ben saldi i nostri ideali, perché senza di essi la nostra pratica è debole e superficiale. Per comprendere veramente una cosa dobbiamo ricercarne l’essenza.
L’abilità, sebbene importante, ci lascia solo con un assaggio della verità di una cosa. Quando osserviamo qualcuno che sia tecnicamente abile ma carente nella comprensione dell’essenza delle sue stesse azioni, ne ricaviamo l’impressione che manchi qualcosa. Le azioni possono risultare corrette ed i movimenti precisi, ma l’insieme dell’azione ci lascia insensibili. E’ come se l’intero significato e lo scopo fossero stati sacrificati a favore dell’abilità tecnica. L’esecuzione è priva della cosa cruciale per il suo successo: l’essenza.
Per Onuma-sensei quest’essenza è il prodotto dello spirito umano situato nel profondo di noi tutti. Quando bussiamo allo spirito umano, e portiamo all’esterno la sua energia, esso ci fornisce il fondamendo sul quale costruire l’abilità tecnica, aggiungendo profondità e sentimento all’esecuzione. Spesso lo spirito giace dormiente, paralizzato dalla vita moderna. Ma esso può essere persuaso a riaffiorare in superficie in una quantità di modi diversi.
Uno dei metodi, la respirazione controllata, è largamente usato in molte discipline. Un altro metodo è quello del movimento controllato. Onuma-sensei è stato ineguagliabile nella sua abilità di muoversi con tale grazia, dignità e forza di spirito, al punto che la sua entrata in una stanza piena di gente invariabilmente attirava l’attenzione di tutti i presenti.
Egli ripeteva che, prima di poter apprendere il Kyudo, si deve imparare semplicemente a stare in piedi o seduto e ad esercitare il modo di camminare. Cosa ancor più importante, sottolineava che la disciplina e la concentrazione, necessarie ad effettuare correttamente queste esercizi, avrebbero infine ricompensato il praticante con un accresciuto senso di fiducia, stabilità ed autoconsapevolezza che sarebbe entrato in ogni aspetto della sua vita quotidiana.
Estratto dal libro I segreti del kyudo. Insegnamenti del maestro Hideharu Onuma (9º dan) caposcuola dell’arte del tiro con l’arco giapponese di Dan De Prospero, Jackie De Prospero
Per chi volesse saperne di più su questa bellissima arte e approfondire l’argomento consiglio inoltre i seguenti libri:
- Lo Zen, l’Arco e la Freccia – Vita e insegnamenti di Awa Kenzo di John Stevens
- L’arte del Tiro con l’Arco – Il segreto del bersaglio di Jackson S. Morisawa
- I segreti del Kyudo di Dan e Jackie De Prospero
- Kyudo – L’essenza e la pratica dell’arcieria giapponese di Hideharu Onuma
- Kyudo. Il segreto della Freccia di Franco Zanon
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