L’epoca Joumon corrisponde in Giappone alla comparsa della ceramica: decorata nella maggior parte dei casi da un motivo cordato, non dipinta, almeno per la maggior parte del periodo considerato fu ottenuta senza l’ausilio del tornio.
Lo stesso termine “joumon” significa “disegno a trecce di corda” (jousekimon). La loro natura e le modifiche formali a cui le ceramiche andarono soggette nel corso del tempo costituirono l’origine delle cinque periodizzazioni stabilite dagli archeologi per ottenere un sistema di riferimento cronologico.
Al periodo più antico (souki) corrispondono alti vasi con fondo conico decorati su tutta la superficie o su una parte di essa con motivi cordati, a rotelle, a pettine, incisi, a graticcio, o ottenuti imprimendo le unghie o conchiglie. Con l’epoca anteriore (zenki) il fondo dei vasi si arrotonda e si appiattisce mentre il collo si allarga e il corpo degli oggetti si orna in tutto il Giappone, tranne che a Kyuushuu, con una decorazione impressa chiamata “a forma di piume” o “a forma di lische di pesce”.
Nel periodo di mezzo (chuuki) i colli si ornano di voluminose protuberanze: maschere umane, serpenti e lunghi e morbidi cuscinetti cominciano ad animare i bordi, mentre spirali allungate lavorate in altorilievo creano contrasti di luce e ombra sulla pancia. In epoca posteriore (goki) la decorazione tende a semplificarsi, mentre una grandissima diversità di forme – coppe, vasi, brocche, bruciaprofumi – testimoniano l’evoluzione dei costumi e la molteplicità dei compiti e dei pensieri sopravvenuti per poter adattare questi vasi ai loro usi.
Nell’ultima fase del Joumon (banki) quest’ultima tendenza è ancor più pronunciata, ma sotto l’influsso ormai grandissimo dei bronzi cinesi la decorazione cambia: le superfici cordate e i grandi piani lisci si sforzano di rendere con l’argilla la nobile materia dei pezzi continentali. Questo è lo schema di riferimento, ma ricordiamo ancora una volta che molto spesso l’evoluzione locale, per motivi ad essa propri, non segue gli schemi generali. Questi rimangono tuttavia guide preziose in tutto il paese.
La fabbricazione della ceramica non è la sola novità di questo periodo, che per molti aspetti sembra rappresentare un completo sconvolgimento e una fioritura relativamente improvvisa di una società organizzata, perfino più o meno sedentaria. Anche se i gruppi di abitazione, le sepolture, le rappresentazioni antropomorfe, le novità tecniche come le punte di freccia e la comparsa della pietra polita, s’inseriscono logicamente nell’evoluzione del vecchio sostrato culturale che precedette l’età della ceramica, quali che ne siano la causa o la conseguenza, implicano comunque la formazione di un nuovo modo di vita.
Fonte: Estratto tratto dal libro Archaelogia Mundi – Enciclopedia Archeologica – Giappone (Nagel)*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***