Hachimaki (鉢巻) è il nome con cui si indica una bandana tradizionale giapponese, indicato come simbolo di perseveranza e totale dedizione a qualcosa in un momento particolare. Solitamente è realizzata in cotone e di dimensioni e colore variabile, anche se la maggior parte degli hachimaki sono di colore bianco, rosso e nero. La versione più conosciuta è quella con lo “hi no maru” (letteralmente tradotto con “cerchio di fuoco” riferito al Sole simbolo che si trova sulla bandiera giapponese) cioè il simbolo del Sol Levante. Inizialmente erano bandane usate dai piloti kamikaze durante la Seconda Guerra Mondiale, ora invece il loro uso si è diffuso in tutta la società giapponese che le usa come simbolo di impegno personale e dedizione verso qualcosa di veramente importante.
Il reale significato dello hachimaki può essere associato alla nostra idea di “rimboccarsi le maniche” e proprio perché è un simbolo di impegno e coraggio, viene indossato oggi dagli studenti delle scuole di preparazione juku, dalle donne partorienti, dagli impiegati e lavoratori nei momenti di crisi in cui è importante lavorare sodo, dalle bousouzoku (gruppi di motociclisti), durante gli scioperi, ma anche nel mondo dello sport tra i tifosi, o ancora nelle feste shintoiste tra i suonatori di taiko, il tamburo tradizionale giapponese.
Come già detto la più diffusa forma di hachimaki è quella con la bandiera giapponese al centro, tuttavia oggi se ne trovano di altri vari tipi con su scritti diversi motti. Tra i più diffusi motti abbiamo:
- “Ichiban” 一番: Il numero uno!
- “Kamikaze” 神風 : (letteralmente significa “Vento Divino“) usato dai piloti giapponesi in tempo di guerra
- “Nippon” 日本 : Giappone
- “Hisshou”必勝 : Vittoria Sicura
- “Goukaku” 合格 : Promozione
- “Toukon” 闘魂 : Spirito Combattivo
L’origine effettiva dello hachimaki non è ancora certa. C’è chi ricollega questo oggetto ai primi asceti religiosi, chi ai samurai che le usavano per tenere ben saldo l’elmo, chi le usava per asciugare il sudore e chi per non far andare i capelli sugli occhi. Ad ogni modo anche se non è certa la sua origine, di certo però c’è il fatto che il suo uso è davvero enorme e non solo in Giappone!
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