I terremoti, com’è risaputo, non si possono prevedere né tantomeno evitare o fermare. Si può, tuttavia, cercare di prevenirli, prepararsi al meglio e limitare, quanto più possibile, i danni.
Come sappiamo l’Italia è un Paese sismico.
Come sappiamo il Giappone è un Paese sismico.
In passato l’Italia ha subìto forti terremoti.
In passato il Giappone ha subìto forti terremoti.
Avendo cura di rimediare agli errori fatti e tenendo sempre a mente i momenti difficili già vissuti, il Giappone ha fatto molti passi in avanti consentendo ai propri cittadini di affrontare forti terremoti, cercando di ridurre il più possibile i pericoli.
Non avendo invece fatto promemoria degli eventi difficili già affrontati in passato e non avendo affatto imparato da errori fatti né avendovi posto rimedio, purtroppo l’Italia ha invece ancora molta strada da fare, a partire dalle basilari norme di comportamento in caso di sisma, che invece in Giappone vengono insegnate ai bambini sin dalla loro tenera età.
Il Grande Terremoto di Kobe che colse impreparati i giapponesi portò purtroppo parecchi danni a cose e a persone. Ma se abbiamo imparato a conoscere i giapponesi, sappiamo che la loro tenacia, il loro senso di responsabilità, il loro continuo lavorare per la comunità, il volersi migliorare sempre e il voler trovare soluzioni per porre rimedio a errori passati li ha portati non solo a rialzarsi ad ogni difficoltà ma anche a farlo più preparati di prima.
E del terremoto, costante nella loro quotidianità, ne hanno fatto una vera e propria “Cultura”: edifici, parchi, case, scuole, palazzi, ponti costruiti a norma o messi in sicurezza secondo ferrei interventi antisismici. Kit di sopravvivenza distribuiti nei negozi, corsi e lezioni formativi sulle norme comportamentali organizzati di frequente per tutti, da bambini ad adulti, in ogni genere di scuola.
La loro efficienza era riuscita già a sopportare un terremoto di magnitudo 9.0 (pur con enorme difficoltà) come quello accaduto l’11 marzo 2011, ciò che purtroppo non sono stati in grado di controllare o gestire è stato lo tsunami e il conseguente disastro nucleare.
Questo ha confermato come prevedere o fermare i grandi eventi della natura non sia possibile, però ci ha anche confermato come si possa lavorare sodo per non ricadere negli stessi errori e per migliorare ed essere preparati a limitare il più possibile danni e vittime.
Il primo passo che i giapponesi ci insegnano a fare è la prevenzione, fatta attraverso l’informazione: è proprio da ciò che è nato quindi l’Earthquake Survival Manual, ossia il “Manuale di Sopravvivenza al Terremoto”, che nella seconda parte di questa serie di articoli in merito vedremo, partendo dalle misure di sicurezza da prendere in casa.
Fonte usata: Earthquake Survival Manual
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