E’ essenziale che la programmazione informatica venga insegnata nelle scuole; ciò aiuterà a migliorare la capacità dei bambini di pensare in modo logico e creativo.
Il Ministero dell’Educazione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia ha deciso di rendere lo studio della programmazione informatica materia scolastica obbligatoria nelle scuole elementari a partire dal 2020, nelle scuole medie a partire dal 2021 e nelle scuole superiori dal 2022.
La programmazione è definita come quella conoscenza che permette di creare programmi software che funzionino secondo come pianificato dai programmatori. Esistono già molti materiali didattici disponibili che possono aiutare i bambini ad imparare come se stessero giocando con dei videogiochi, inclusi quelli che controllano i movimenti dei personaggi o di costruzioni.
Alla scuola primaria, la programmazione sarà probabilmente inserita come disciplina scientifica e studio integrato. Sarà necessario elaborare un efficace piano di studio che permetta ai bambini di prendere confidenza con la programmazione e di migliorare le loro capacità di programmare man mano che crescono.
In città come Koga, nella prefettura di Ibaraki, e Takeo nella prefettura di Saga, in collaborazione con varie imprese e volontari si tengono già lezioni di programmazione presso scuole elementari. Hanno riportato che tali lezioni hanno migliorato la volontà e capacità dei bambini di imparare.
Il gruppo del Ministero dell’Educazione che sta lavorando a questo progetto e sta studiando il contenuto delle lezioni di programmazione dovrà sicuramente prendere questi modelli e prove come riferimento.
Per quanto riguarda le scuole medie, il ministero prevede di modificare l’attuale programma di insegnamento già usato presso le classi ad indirizzo tecnico o di economia domestica con contenuti più arrichiti e ampliati. Nelle scuole superiori, l’attuale sistema selettivo di programmazione diventerà invece obbligatorio.
Quali sono i benefici per le imprese?
L’interesse per l’apprendimento della programmazione informatica è incredibilmente cresciuto. L’Industrial Competitiveness Council, un comitato di consulenza del governo, ha inserito nel proprio programma una strategia di crescita in merito.
Gadget elettronici, come gli smartphone ad esempio, sono controllati da programmi software. Tecnologie come quelli usati per conservare l’energia in apparecchi elettronici domestici oppure per controllare il traffico ferroviario, sono molto diffuse in ogni aspetto della nostra vita quotidiana.
Se i bambini familiarizzano sin da piccoli con la programmazione, ciò aiuterà a forgiare e promuovere persone di talento che svolgeranno poi da adulti un ruolo attivo a livello mondiale nel settore delle tecnologie dell’informazione.
Molti sono i paesi che hanno mostrato grande enfasi e interesse sulla formazione in ambito informatico. La programmazione infatti è stata resa materia obbligatoria nelle scuole superiori israeliane già nel 2000.
Nel 2014 la Gran Bretagna ha introdotto un sistema secondo cui ai bambini è richiesto lo studio della programmazione già sin dai 5 anni. In entrambi i casi comunque ciò che spinge a promuovere tali iniziative è sempre la competitività industriale.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato nel mese di gennaio un piano per investire 4 miliardi di dollari (circa 440 miliardi di yen), nello studio delle materie informatiche. Google Inc. e altre compagnie e attività legate al mondo dell’informatica stanno facendo la loro parte per favorire la creazione di siti web che forniscano istruzione gratuita.
Come però gli insegnanti possano acquisire le conoscenze necessarie e la giusta esperienza di insegnamento per la programmazione sarà l’ostacolo maggiore che il Giappone dovrà affrontare prima di poter rendere ufficialmente obbligatoria tale materia.
A questo proposito si stanno proponendo molti incontri e lezioni sulla programmazione organizzate da aziende IT e organizzazioni no profit. Le competenze degli insegnanti vanno migliorate facendo anche buon uso delle competenze nel settore privato.
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