Sappiamo che l’Antica Roma ha dominato il mondo e conquistato tutto quello che era possibile conquistare, che fosse però arrivata sino in Giappone, anche solo per una visita di cortesia sembra davvero incredibile!
Pare, forse, che questo sia in un qualche modo accaduto. Sappiamo bene che trovare al giorno d’oggi reperti archeologici e oggetti antichi risalenti all’Antica Roma sia davvero cosa rara, se poi ciò avviene pure in Giappone allora ci avviciniamo davvero all’incredibile. Eppure è accaduto, e con tutto lo stupore dell’archeologo Horoyuki Miyagi dell’Università di Okinawa che, recatosi presso le rovine del Castello Katsuren per delle rovine su cui lavora da anni, ha pensato fosse qualche scherzo o falso lasciato da qualche turista.
Anche Toshio Tsukamoto, ricercatore del dipartimento per la cultura del tempio di Gangoji, lì per analizzare alcune armature di antichi samurai, non nasconde lo stupore per la scoperta.
Pare che le monete di rame trovate risalgano all’Impero Romano del periodo che va dal III al IV secolo e sono state trovate tra le rovine di un castello che esisteva già dal XII al XV secolo. Questo periodo è il lasso di tempo in cui il commercio di Okinawa è molto fiorente con la Cina e il sud-est asiatico e quindi non è da escludere che Okinawa sia potuta venire a contatto anche con il mondo occidentale.
Ogni moneta misura da 1.6 a 2 cm di diametro e dai raggi X effettuati, le immagini che appaiono sulle monete sono quelle di Costantino I e di un soldato con una lancia in mano. Insieme a questi sono stati poi ritrovati anche ceramiche cinesi e altre monete risalenti all’Impero Ottomano.
Le domande e i dubbi dunque sono molteplici: possibile che l’Impero Romano sia giunto sino in Estremo Oriente? Forse le monete sono solo frutto di un’importazione cinese a sua volta frutto di scambi commerciali? Ciò che lascia comunque perplessi è il materiale: sono di rame e non di argento quindi monete di non così alto valore da consentire un baratto o uno scambio. Allora forse si tratta di un approdo in queste terre per colpa di un naufragio nell’isola di Okinawa? Chi può ancora saperlo.
Tutte domande a cui solo il tempo e gli studiosi proveranno a dare una risposta, intanto però le rovine che sino ad ora sono state registrate dal 2000 nel Castello Katsuren, ovviamente considerate Patrimonio dell’Umanità fanno ora parte del Gusuku Sites and Related Properties of the Kingdom of Ryuukyuu.
Tra queste rovine, anche le monete appena trovate che saranno esibite in mostra all’ Uruma City Yonagusuku Historical Museum ad Okinawa sino al 25 novembre.
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